PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/08/2010
5.

Se è la madre, a soffrire,
le mura sembrano contenere una tempesta.
Un mugghiare di marosi impazziti
s’infrange sulle pareti.
Se è la madre, ad essere bersaglio del dolore,
la madre che della casa scandì le ore liete,
colei che fu sabbia e clessidra,
vittima e altare, schiava e sovrana,
la casa, sua sosia, sua anima muta,
si piega in due,
come quercia intaccata dalla folgore,
come rosa che si flette sullo stelo.



6.

Quando muore un abitante della casa, essa
diventa un'arpa senza corde,
un flauto nella cui canna
non si riverserà più il fiato,
fautore del suono.
ogni cosa assume l'immanenza di un sasso.

Le persiane resteranno a lungo
con le braccia incrociate,
rifiutando trattative con il sole.

Se è la madre a morire
si stabilisce l'oligarchia dell'abbandono:
la polvere stratificherà stagioni
che non produrranno frutti,
e i pasti perderanno l'allegria dei mezzogiorni;
le cene intingeranno i loro bocconi
nelle coppe della solitudine più acerba.

Se è un figlio a morire,
le fondamenta della casa saranno minate
da un dolore tellurico
che non sarà lenito
dal sorriso di nessun altro figlio.
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"Se è un figlio a morire,
le fondamenta della casa saranno minate
da un dolore tellurico
che non sarà lenito
dal sorriso di nessun altro figlio."

respiri come se rubassi l'aria
e il vuoto si fa spazio nel tuo petto
e in gola sciami d'api
che escludono ogni contatto
grazie
ninomario

il 03/08/2010 alle 17:42

sembra che tu conosca esattamente, per esperienza diretta il dolore che squassa dalle fondamenta la casa e i suoi abitanti quando muore un suo particolare membro. La madre rappresenta le radici, è uno dei due pilastri della casa e se è lei a mancare la casa perde per sempre solidità d'affetti, tenerezza, rifugio di braccia che consolano.
Se è un figlio a morire, parte della madre muore con lui. E' innaturale la morte di un figlio ed è vero, cento altri figli non consoleranno della perdita di quell'uno.
Mi hai fatto venire un nodo in gola Anna tanto realistico dolore si sprigiona dai versi.
Ma è bellissima e continuo a leggerla e rileggerla.
baci eos

il 03/08/2010 alle 18:03

Quanta verità in questi versi, se si abbatte una tempesta in una casa la madre si piegherà in due
come quercia abbattuta da folgore.

Se un figlio muore le fondamenta della casa saranno minate per sempre, senza più sorriso per nessuno.
Molto sentita e condivisa.
Dora

il 03/08/2010 alle 18:10

grazie ninomario, sembra che tu sia entrato nel testo e ne abbia ampliato le stanze...
ed è notevole il tuo contributo...

il 03/08/2010 alle 18:31

grazie cara eos, mancano poche piccole parti per concludere il poema..sono lieta d'aver messo su poetic questo mio lavoro che risale al 1990.

il 03/08/2010 alle 18:34

e a te cosa rispondo Dorina? ti ho vicina ed ora ti posso parlare direttamente....che bella esperienza...una parte che manca nel poema è la gioia della casa e dei suoi abitanti quando viene ad abitarci, anche se per un breve periodo, una creatura nuova col suo apporto di vitalità e di poesia...

il 03/08/2010 alle 18:37

Confesso che ho letto questa tua e... si... mi son venute le lacrime a gli occhi... è proprio come dici tu. E ci fai penetrare le tue sensazioni fin nelle ossa.
Solo chi ha provato cose simili può scriverle così.
Abbraccio
Fabio

il 03/08/2010 alle 22:37

GRAZIE FABIO, Ho appena pubblicato la parte finale del poema...tra cui questo breve sigillo.


***

Le case hanno anime
intagliate in cave di pietra.

Non hanno occhi,
ma vedono e piangono;

non hanno bocche,
ma parlano e sorridono;

non hanno braccia,
ma stringono e sollevano
il cuore dell’uomo:

le case sono deputate
a custodire i suoi sogni
più belli
nel loro alveo di pietra.

il 03/08/2010 alle 22:46

anche questa molto bella, molto vera..ciao Anna

il 03/08/2010 alle 23:04

Anna mia cara sono commossa
poichè chi c'è passato può capire
profondamente il dolore.
grazie.
Marygiò

il 04/08/2010 alle 12:20

Ti ringrazio per la lettura Arturo.

il 04/08/2010 alle 16:32

grazie per la condivisione mia cara marygio. un bacio. anna

il 04/08/2010 alle 16:33