M'imbarazzano le cene magniloquenti,
le otri di vino annacquato, e quelle
losche locandiere coi mutandoni
scavati.
Se potessi reciterei il monologo
del formaggio lasciato coagulare
in una pozza d'acqua snervata,
ma ho troppi buchi ancora freschi,
e le mani mi tremano come le strisce
di un guanciale.