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Pubblicata il 30/07/2010
-E l'uomo fece una casa
a sua immagine e somiglianza,
che attestasse il suo status
ascritto, o acquisito col sudore
della fronte -

1.

A quest'ora il crepuscolo infligge alla casa
penitenze di ore,
simili al calpestio di un puledro
sull'asfalto del giorno resosi d'ovatta.
La casa si fa muta di suoni,
tace anche il sibilo del vento
che non riesce a starne fuori,
ansioso dei suoi tepori.
A quest'ora, il silenzio si fa muro,
e il muro, quaderno di memorie,
da scrollare di chiodi,
e mi assomiglia, la casa, mia sosia,
crogiolante attese,
trasudante sogni di foreste
che agitano chiome
e gonfiano il loro petto d'arbusto
al soffio dei venti.
La mia rivale, oggi, si adorna di orchidee
il niveo collo, che già conta le sue vittime.
Lei è la mia parte più bella, l'anima
di muro e di pietra che eclissa
la parte più alta del mio io.
Il grande sogno dell'uomo
fin dall'aurora del mondo.
Caverna rifugio dei propri pensieri,
dell'io invisibile
che divide simultanee presenze
con l'io di carne e di fango.

2.
Nella notte, la dimora dalle ossa di cemento,
assume connotazioni di sequoia:
le sue radici si estendono all'infinito,
come liane sotterranee
e si nutre dei miei sogni
e dei sogni dei miei figli
e dei sogni di coloro
che prima di me, in essa
hanno dato corpo ai sogni.
I sogni degli uomini producono energie
di cui si sfamano gli spiriti
custodi di tutte le case,
di tutte le ere,
fin da quando l'uomo
cominciava a sfogliare
le pagine della genesi
e imprimeva il sigillo del suo pensiero
sul papiro della storia.

3.
Al mattino è una lepre
inseguita da battitori del tempo
in attesa della grande caccia quotidiana.
Le sveglie, sollevano le loro ciglia
emettendo segnali diversificati
che scacciano il sonno, impigliato
in una tagliola di percalle.
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mi piace l'incipit di tono biblico che dà un senso di sacro alla dimora fisica dell'uomo: il proprio corpo, involucro dell'anima e la casa, custode del corpo e allo stesso tempo espressione della sua anima.Mi piace tutto e in particolare l'idea della casa-sequoia che affonda le sue radici robuste in profondità e lega l'uomo alle generazioni precedenti e quelle successive in nodi d'anima inestricabili e che nulla può recidere.Trovo bellissima l'immagine di quel quaderno di memorie e di quella foresta, con chiome d'alberi accarezzate dal vento. La casa e prima la caverna custodiscono i sogni degli uomini , se ne impregnano e li trasmettono nei millenni alle generazioni future.E' questa la magia che si respira visitando ad esempio una casa antica o certi ruderi.
bellissima tutta!
Baci eos

il 30/07/2010 alle 11:15

è un'opera da premio nobel!

il 30/07/2010 alle 11:22

posso dirti solo una cosa, oltre ad essere una bella poesia è da studiare attentamente, il riferimento agli spiriti, ai sogni che diventano energie...è esoterica e profonda, la leggerò e la rileggerò, poi la ricommenterò se permetti..ciao Anna

il 30/07/2010 alle 11:51

da noi ci sono "li Laùri" I lari ,spiriti benevoli della casa...

questo poema edito di cui mi restano solo un paio di esemplari, consta di altre parti caro Arturo, le sto pubblicando poco alla volta, te le puoi copiare tutte...solo che non sono in sequenza. ne ho inviato una parte denominata DOMICILIO COATTO che che però non è uscita ( mistero)..cercherò di ripubblicarla più in là...Grazie.
anna

il 30/07/2010 alle 12:37

seeeeeeeeeeeee!!!!!

il 30/07/2010 alle 15:33

i tuoi commenti mi danno alla testa, come un bicchiere di vino di quello buono...
Grazie per la tua attenta analisi Eos,

baci
anna

il 30/07/2010 alle 15:35

intanto questa, si, una piccola perla..ed è vero che le case hanno un anima fatta dei sogni e dei pensieri di chi le abita o le ha abitate..il pensiero dell'uomo è potente, è questa è la chiave, noi sottovalutiamo sempre questo, come vernice impregna l'ambiente intorno..le case benevole, quelle che portano fortuna o sfortuna, anche nella mentalità popolare c'è traccia di quello che tu hai detto...aspetto le altre puntate del tuo poema..ciao Anna

il 30/07/2010 alle 17:01

Concordo con tutti gli altri commentatori
é talmente splendida che non trovo altre parole...
Fabio

il 03/08/2010 alle 23:08

Grazie Fabio sei gentile!

il 07/08/2010 alle 09:11