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Pubblicata il 22/07/2010
Il cuore oppresso
sempre in tempesta
rifugio trova
in scogliere a strapiombo
dove l'asprezza si stempera
nel mare azzurro
una speranza senza nome
muove ancora i miei passi
sono solo
in sterminati spazi
io mi fingo
cercatore d'oro
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la natura selvaggia ha sempre l'effetto di placare le tempeste d'anima, forse perchè (l'anima) "riconosce" se stessa in un paesaggio aspro e pieno d'insidie e si sente parte di una natura "primitiva", non più sola.
"io mi fingo cercatore d'oro" lo intendo sia come ricerca della pace interiore(oro) sia come un proiettarsi al di fuori di sè e guardarsi come altro da sè.
bellissima e piaciuta tanto.
un abbraccio
eos

il 22/07/2010 alle 18:50

si Leo, anch'io ti sento amico,quando soffriamo la colpa è sempre dell' altro, ti capisco sto come te, le cose si capiscono a distanza di tempo, bisogna riconoscerlo...ti abbraccio

il 22/07/2010 alle 19:41

grazie cara eos, ciao

il 22/07/2010 alle 19:42

il finale sarebbe il mio inizio, la panoramica da cinema è mozzafiato ma via il cuore oppresso, vieni via dallo strapiombo e corri verso la salvezza(Rich venuto in calesse per portarti a teatro)

il 23/07/2010 alle 23:05

lanciamoci nel vuoto
caro Arturo e assaporiamo
la magia del momento.
piaciuta.
Marygiò

il 23/07/2010 alle 23:45

grazie cara Rich, ben lieto di venire in calesse con te, voglio andare però a vedere la tua banda di commedianti (biglietto omaggio) ciao...

il 24/07/2010 alle 00:19

mamma mia Marygio, ci faremmo male dalle scogliere di Procida...un saluto e buonanotte

il 24/07/2010 alle 00:21