PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/07/2010
Fratelli! Fratelli d’Italia.
Visto? La Padania s’è desta.
Pur senza la stessa bàlia,
dappertutto è solo una festa:
da quelli di Bòzen a Mazara,
dal Po fino all’Alcantara.

Giù l’elmo di quel Scipio.
Tutti su ed in alto la testa.
E’ questo il buon princìpio
che unisce le grandi gesta.
Attenti, però, a quella boria
che offende anche la storia.

Macché schiavi di Roma,
di Palermo o di Milano.
Giammai alcuna soma
che umilia anche il villano.
“Siamo pochi? Siamo tanti?
Siamo molto importanti.”

Se gli umori sono ‘sì altruisti,
qual bene va agli immigrati?
Hanno gridato anche i leghisti,
che dall’urna sono stati amati:
“La Padania è tutta quanta l’Italia.”
Lo hanno giurato. E’ l’ordàlia.

Ordunque, tutti hanno giurato.
E’ una bella sfida alla sorte.
La parola una, di un solo fiato,
ha reso tutto molto più forte.
Fedeli, dunque, ai tanti milioni,
Babele sarebbe solo da fellòni!
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

in realtà secoli di divisioni non hanno mai favorito un'identità nazionale, l'italianità è sempre e solo stata un mito.Il processo di unificazione partì dall'alto e calò su popolazioni indifferenti al mito risorgimentale che di fatto fu una "conquista" di pezzi d'Italia che cambiarono solo padrone.Sono passati 150 anni però e in tutto questo tempo sud e nord non s'incontrano: il sud, pur disponendo di uomini e mezzi è stato capace solo di affondare se stesso e di ripetere l'eterna litania "del nord ricco e sud povero e sfruttato" e di tendere la mano e dilapidare poi senza mai produrre nulla.Il nord, pur non esente da malaffare, è andato avanti e produce ricchezza e non sembra giusto che continui a sovvenzionare il malgoverno del sud.
per quanto riguarda gli immigrati, al di là del buonismo sui generis, mi sembra sacrosanto accogliere solo quelli che il territorio può permettersi in modo da poter loro offrire un lavoro, una casa e la vita dignitosa che cercano.
Si troverà mai un punto d'incontro? Mah!
un abbraccio
eos

il 22/07/2010 alle 12:57

L'assimilazione della vecchia Babele, alla più recente, mi sembra ben calzante per dire le tante lingue che lo Stato parla. Da una parte c'è il linguaggio istituzionale pomposo e forzatamente credibile, poi c'è lo stato trasversale costituito dalla mafia, la cammorra, la ndrangheda, cosa nostra, il piduismo che hanno un bilancio di affari pari al prodotto interno loro, vale a dire uno stato nello Stato. Poi, il leghismo, un fenomeno che inizialmente è stato sottovalutato e che ora si sta diffondendo a macchia d'olio, anche nelle regioni meridionali che infatti da tempo chiedono la Lega Sud. L'unità che dovrebbe significare la forza di un popolo e concretizzare la coesione sociale con le divisioni di interessi politici ed economici, lentamente porta al progressivo indebolimento. La politica del "Dividi et impera" poteva andar bene sotto l'impero, ma non può essere messa in atto in uno Stato la cui la millenaria cultura sta per essere distrutta da quattro deficienti. Se siamo arrivati a tanto, per veder migliorare le cose, bisogna aspettare l'intervento divino. Chi vivrà, vedrà. Un saluto, Fabio.

il 22/07/2010 alle 17:43

mi trovi daccordo e allineato su ogni punto.
Si troverà mai un punto d'incontro? Si!

Sarà solo una questione di coscienza, ovvero di
meno egoismo DA ENTRAMBE LE PARTI NORD-SUD.

Comunque sono sempre stati i politici meridionali a
rovinare il sud!!!
ciao

il 22/07/2010 alle 20:28

Più che l'intervento divino bisogna governare i sensi
con l'intelligenza e non farsi governare dai sensi!!!
Un caro saluto

il 22/07/2010 alle 20:31

d'accordissimo!
ciao eos

il 22/07/2010 alle 20:34

felice di essere daccordo almeno con te! Grazie.

il 22/07/2010 alle 20:40

Molto apprezzata la Babele rimata! Un caro saluto. Giorgio

il 24/07/2010 alle 06:56

grazie Giorgio

il 24/07/2010 alle 09:00