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Pubblicata il 08/07/2010
Costola significa lato
Adamo era ermafrodito
l'amore è nostalgia di sè
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**ermafrodita, scusate*****

il 08/07/2010 alle 17:02

scusa Arturo ma allora Eva sarebbe solo una parte di Adamo? E noi donne solo una parte dell'uomo? E di qui il fatto della mezza mela? E di qui il fatto che l'uomo è egoista e ama solo se stesso anche quando ama una donna?Teoria che potrebbe avere il suo fascino!
certo che siamo la parte migliore però!
ci devo pensare!
PS
Ma Adamo che ne dice del fatto che si dice che era ermafrodita?
un abbraccio
eos

il 08/07/2010 alle 18:01

in sintesi cara Eos la storia della costola è un invenzione dovuta ad una cattiva traduzione(in malafede?) dall' antico ebraico, secondo eminenti studiosi cabalisti non c'era costola in origine, ma " lato", che è interpretabile come metà....loro dicevano chiaramente che l'uomo era "maschio e femmina"( e del resto è scritto chiaramente nella genesi), e quindi il primo uomo era " androgino", il resto ce l'ho messo io...ciao e grazie

il 08/07/2010 alle 20:33

non lo sapevo. Grazie dei "lumi"!
un abbraccio
eos

il 08/07/2010 alle 20:48

Eos, se era ermafrodita, non è nemmeno corretto dire che Eva-donna era una parte di Adamo-uomo, poichè non è corretto considerare Adamo come maschio, ma come entità unica scissa in due.

il 08/07/2010 alle 21:55

giusto! questo spiegherebbe anche la presenza del femminile nell'uomo e del maschile nella donna.Grazie dell'osservazione.
E grazie ad Arturo per l'occupazione abusiva del suo spazio.
buonanotte a tutti e due
eos

il 08/07/2010 alle 22:31

fate, fate pure, sono contento di aver suscitato tale dibattito...un saluto a tutti e due

il 08/07/2010 alle 22:36

Apprezzabili i tuoi versi, specialmente per i vari chiarimenti subentrati durante gl'interventi.
Grazie per le delucidazioni circa Adamo ed Eva e
complimenti.... neanche io sapevo alcune cosette.
Ciao, ti abbraccio,
helan

il 09/07/2010 alle 01:01

si helan, a me piace scandagliare la storia nascosta...grazie e ciao

il 09/07/2010 alle 08:48

un dibattito molto istruttivo e interessante,
mi domando io che ci faccio in mezzo a luminari della scienza? Ma!!! siete tutti molto bravi scherzi a parte,
sono fiera di appartenere alla vostra famiglia.
Salutoni.
Marygiò

il 09/07/2010 alle 17:58

non ti sottovalutare Marygio! Tu porti allegria ed a modo tuo ( come tutti noi) sei profonda anche tu...grazie

il 09/07/2010 alle 20:53

Oltre il dibattito nato attorno ai tuoi versi, dibattito che mi sembra vertere molto sul tecnico, io traggo dal tuo scritto un messaggio di profonda solitudine: se l'amore fosse veramente nostalgia di sè, sarebbe la perdita di ogni speranza e tutti saremmo veramente soli e solitari: come isole, come pianeti. Preferisco illudermi che l'amore sia nostalgia di un altro, desisderio di unione, compenetrazione di carne e spirito.
Grazie per lo spunto di riflessione e complimenti per i tuoi versi. molto incisivi
Ub saluto

il 10/07/2010 alle 14:49

grazie di aver toccato questo punto, finora da nessuno toccato , la "nostalgia di sè", è quanto di mio c'è in questa poesia, le due righe precedenti sono osservazioni nate da spunti tecnici, tipo traduzioni errate della bibbia...se è vero che in origine eravamo "uno", maschio e femmina, trovo possibile la ricerca dell'altro non come altro da sè, ma semplicemente come bisogno inconscio oscuro di unità,,,ricostituire in fondo l'unità perduta nella scissione...ed allora ecco l'"amore", un nome che forse abbiamo dato a questa ricerca...mi rafforza questa idea anche il pensiero dell'"illuminazione", racconti di salvezze interiori di santi in tutte le epoche, in tutte le civiltà( molto belli i racconti buddisti..) come se si arrivasse ad un punto in cui spariscone le differenze, il sotto, il sopra, il bene, il male, ecc.ecc. e si ritrova l'"amore" come unità, dentro se stessi, ed allora non si cerca piu' l'altro, come tu hai detto, ma semplicemente si ama il mondo e l'intero Universo....in fondo un Adamo ricostituito...grazie ancora e ciao

il 10/07/2010 alle 16:15

Comprendo il tuo pensiero, l'amore di cui parli è la sublimazione dell'essere o, come la definisci ad un certo punto, l'illuminazione. Certamente, guardando l'amore sotto questo punto di vista universale mi trovo d'accordo con te: se si riuscisse a raggiungere un tale livello di unità, pace e perfezione, tutto si porrebbe in una grandiosa visione d'insieme dove le differenze e i particolarismi non avrebbero più importanza.
Veramente notevole,
saluti

il 10/07/2010 alle 17:20

sono io che ti ringrazio, mi hai dato modo con la tua osservazione di spiegare quello che volevo dire.....ciao

il 10/07/2010 alle 19:23

una strana idea e basta, l'amore unicefalo come può darti amore, però è carina è chiaro, rich scorbuticissimo per il caldo

il 18/07/2010 alle 23:50

mi rendo conto che è strana, ma...se noi avessimo chiamato amore questo rimpianto di noi stessi diversi da ora? Un grazie che è piu' di una grazie..ciao

il 18/07/2010 alle 23:59