ti sbagli helan, delle persone che abbiamo amate e perdute ci resta comunque moltissimo, anzi più le abbiamo amate e sono state importanti per noi più rechiamo impressa la lora impronta, che nemmeno volendo possiamo cancellare.
Le foglie cadute per la tempesta si decomporranno fertilizzando il terreno nel quale affondano le radici dei loro alberi che si nutrirano quindi anche di quelle foglie.
Ma tu tutto questo lo sai e quindi penso che "vorresti"non conservare il ricordo di chi ti ha fatto soffrire, ma non si può.Certe persone restano dentro di noi almeno come "modello" di comportamenti da evitare.Ma sono lì, malgrado noi!
un abbraccio
eos
Giusto quello che dici, ma io mi riferivo a qualcosa di tangibile lasciato dall'altra persona e non ai ricordi che, comunque, portiamo noi dentro, come nostre emozioni e sensazioni che abbiamo vissute.
Grazie eos....ti abbraccio,
helan
per me Helan sei una persona saggia
nei versi scritti con amore,
la memoria è come un computer
immagazzina tutto senza scordare.
bellissima poesia come sempre.
Marygiò
col computer l'uomo ricerca la possibilità di avere una memoria come quella umana ma a mio avviso o per il momento non se ne parla perchè la macchina (hardware) ha una memoria di accumulo di dati (software), di coordinamento ma non di riflessione
la nostra memoria ricorda ed elabora ma non allo stesso modo o in ripetizione
avete mai fatto lo stesso identico sogno? non credo o almeno a me non è successo!
ampie salvezze di giudizio
gioiosità al team M. E. H. N.
ninomario
Grazie ninomario del bel commento....e bella riflessione.
Un caro saluto,
helan
bella la metafora della tempesta che passa tra gli alberi del bosco, immagino che vadano via senza un perchè, magari disprezzando, ecco perchè i rami spogli e tristi..ciao helan