vivere è mettersi in gioco sapendo che qualche volta il nostro affetto sarà mal riposto e saremo delusi e profondamente feriti.Mettere le "carte in tavola" aiuta a capire i bluff dell'altro/a e a prendere le distanze. Per sdrammatizzare un mio amico li definiva "incidenti di percorso" .Importante è comunque riprendere il cammino con una consapevolezza di più e non stare a rimuginare sull'"inspiegabile" che ci tiene "fermi in stazione" mentre la vita non aspetta.
un abbraccio
eos
ho scambiato il tuo uncino d'acciaio
per una calda mano
MA COME é POSSIBILE!!!! si arriva ad essere tanto ciechi, noi mortali, quando si tratta di bisogno d'amore???
è tutto destino alla fine, è esperienza, siamo imperfetti perfettibili....grazie Anna
si Arturo siamo proprio imperfetti,
ma non nella poesia che esprime
la nostra vera indole cioè il nostro Io.
una felice giornata.
Marygiò
orgoglioso come sei che salvezza pretendi, ah quelle mire... l'uncino d'acciaio... beh caro Peter Pan il titolo doveva essere "congelo", in ogni caso è ganza, bye dal piccolo lord rich
ah, gli stati d'animo, ah, i poeti, quante volte ritrattano se stessi, ah, se si potessero riscrivere le poesie....siamo fumo, o forse nebbia, siamo tutto e non siamo niente, perdona il piccolo Arturo...ciao grande lord
riletta è sempre più bella! genere amaro-difensivo in amore...che poi è il tuo forse più prosaico ma anche il più raffinato, un caro saluto estivo, rich.