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Pubblicata il 19/09/2002
A volte capita...
di non riuscire a dormire,
girarsi e rigirarsi
no, non si dorme,

Come chi,
dopo aver attraversato deserti
e aver lottato col sole
non riesce più a bere

come chi ,
dopo giorni e notti
passati al timone di un vascello
in balia dei marosi,
una volta in salvo.
non gode il riposo.

E io non dormo,
perchè sono stanco.

Occhi chiusi nella notte,
membra nel mio cervello
si attorcigliano e dibattono,
si contorcono e spingono
proprio lì
contro la fronte,

oh dio ti prego ...
fammi smettere di pensare.

Respira ,
dai che ce la fai,
uno ,due, un bel respirone....
si ,così, un pò di pace
nella mia testa....

vorrei sciogliermi in un liquido denso,
inzuppare di me il materasso,
penetrare tra le pieghe e i mattoni
e rimanere al sicuro...
non visto....
nel cuore del mondo.

Il mio corpo ancora non crede
che sia tutto finito,
è ancora attivo,
dai ,ora fermati
macchina meravigliosa
è tempo di riposare.

E rivedo facce viste o immaginate,
e rivivo situazioni e flash.....
uno dopo l'altro.....
tempestano il mio sguardo
riparato da stanche, vecchie palpebre ...

oh dio ...ma perchè ho da sforzarmi
anche per dormire.

E i tuoi occhi
quelli si che non mi abbandonano...

A volte capita...
è forse il modo migliore
per iniziare una storia.

E capita di alzarmi nel buio
di scrivere perchè devo
per purgarmi,
liberarmi dal giogo mentale,
rendermi neutro...
è forse così che nasce l'arte?

Voglio solo dormire.

E capita di svegliarsi
in un lunedì troppo freddo,
coi ricordi sudati addosso ,
con la voglia di scacciare sogni molesti

oh dio non farmi ricominciare a pensare
...è troppo presto.

Oh dio...se almeno ci fossi,
avrei qualcuno con cui prendermela
quando capita....
di destarsi stuprato da una sveglia

no ,non ci sei
grande orologiaio,
e ti rendo un favore...
quante te ne sentiresti
....se ci fossi.

E mi tengo l'incoscienza
di un sonno troppo breve,
le mattine partorite
da notti intrise d'ansia
lasciano come caliggine,
leggero grigio fumo
cala sul mio spirito
e colora di sè le cose e le creature,
tutto il giorno.

E si ,Prufrock mi dicevi
"non chiedere cosa...",
no stai tranquillo,
non chiedo più niente,
ho già visto le mie braccia avvizzire,
i capelli cadere,
ho già portato i pantaloni arrotolati,
ho già visto la mia pelle morire.

E si "a farla breve"
....anch'io ogni tanto ho paura.

A volte capita,
di odiare un giorno.
Ma in fondo
...è solo uno.
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