PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/06/2010
Turisti estasiati
una piccola stazione di provincia
sorridono a tutto
ai pendolari stanchi
alle loro facce sfatte
da un giorno da schiavi
sorridono
allo scheletro di una casa abusiva
costruita quasi sui binari
sorridono
sorridono sempre
sembrano ebeti
sarà la novità...
o la festa del carcerato
in libera uscita
  • Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (2 voti)

spesso il sorrisetto idiota che si vede sulla faccia dei turisti è di condiscendenza e superiorità, come a dire:" tutto come mi aspettavo, poverini non capiscono quello che fanno,sono stupidi".
Poi c'è anche quello di chi trova tutto bello perchè non ha mai visto niente!
Sono sempre più rari i turisti che sorridono perchè semplicemte ammirati e non per colpa loro.
un abbraccio
eos

il 29/06/2010 alle 10:14

È la festa del carcerato in libera uscita. Ne sono sicuro. Credo che anche tu la pensi come me, anche se hai lasciato aperta una seconda opzione. Grande intuizione la tua Arturo. Siamo prigionieri per tutta la vita (lavoriamo, spesso, in scantinati con l'aria condizionata e la luce artificiale, ecc… ecc…, e quando siamo in vacanza ci entusiasmano anche per delle banalità... uno scheletro di una casa abusiva per esempio (non solo metaforico). Alla prima lettura mi sono divertito molto, ma devo riconoscere che la tua poesia “taglia”... e il turista, in certi momenti, avrei potuto essere stato io. Un abbraccio.

il 29/06/2010 alle 19:08

ma dove li trovi, nel fustino della lavatrice? saranno giapponesi, almeno loro sorridono tristezza sovietica, vuoi mettere il vantaggio... ciao.

il 29/06/2010 alle 23:19

si, Leo, ed è facile diventarlo un pò tutti, non sempre siamo consapevoli di quello che possiamo provocare negli altri...ciao

il 30/06/2010 alle 08:12

allucinanti!!

il 30/06/2010 alle 08:12

si Eos,ci sono Turisti e turisti, nessuno si offenda, la mia era solo una nota, ho registrato quello che ho visto, semplicemente...grazie e ciao

il 30/06/2010 alle 08:14

Sancho, hai capito perfettamente lo spirito della mia poesia, come al solito....anch'io avrei potuto essere uno di quelli, e forse lo sono anche stato, è che la nostra vita è prigioniera ormai dei "ruoli", il turista è un "ruolo", come glia altri, come una divisa...il turista non deve " vedere" la realtà, deve divertirsi e non sprecare il suo tempo ed i suoi soldi...penso ai tanti paesi poveri pieni di turisti entusiasti, e non mi sembra una bella cosa, no, per niente caro Sancho, non mi sembra bello ridere ed esser contenti di fronte ad un mondo sempre piu' in sfacelo.....sei un vero amico per me...un abbraccio fraterno

il 30/06/2010 alle 08:19

guarda Rich, non erano giapponesi, erano inglesi credo, forse a te non è mai capitato di vederli, ma sai, è tutta una questione di stati d'animo....ciao

il 30/06/2010 alle 08:20

i turisti inglesi in letteratura non sorridono, al massimo disegnano all'acquarello, come me già...

il 30/06/2010 alle 11:16

mi sembra proprio che tu non appartieni alla categoria descritta nella poesia, ci hai regalato ultimamente dopo il tuo viaggio quella bella poesia sull' uomo senza braccio, quindi.....

il 30/06/2010 alle 11:56

Come dici nella sezione "provocazioni"
induci a chi ti legge una riflessione seria
Ad ogni medaglia il suo rovescio
E io ribatto dicendo che i turisti ,
forse sorridono per tante motivazioni:
Sono contenti di viaggiare,
di vedere le cose con occhio benevolo
e non di disturbo...
Per venire in Italia, hanno speso una bella cifra...
e vogliono godersi la vacanza.
Forse quando hai scritto
questa poesia "Turisti"
eri in uno stato d'animo negativo...
Siamo più tolleranti nei giudizi!
Dora

il 01/07/2010 alle 10:26

perchè li frusti i tuoi turisti? io li capisco non devono aver avuto molto dalla vita... se non è così spiegamela questa poesia, mi sta facendo salire venire la pressione da giorni, nel tentativo vano di capirla, grazie dal vecchio rev. john rich

il 01/07/2010 alle 11:55

mi sono inserita qui per sbaglio, intendevo nel mio spazio di risposta

il 01/07/2010 alle 11:56

mi sono inserita qui per sbaglio, intendevo nel mio spazio di risposta, e il verbo venire cancellalo

il 01/07/2010 alle 11:58

non accetto lezioncine nè morali da nessuno, cara Dory, non ho scritto un saggio, ma una poesia, e tu devi esser piu' tollerante verso gli altri , mi sembra...che bella la libertà..ciao

il 01/07/2010 alle 12:01

non mi farete pentire di averla scritta, questo è sicuro...la mia era un'osservazione da cronista, il messaggio è: di fronte al dolore ed alla bruttezza non si può avere un'atteggiamento del genere, ci vuole un pò di etica, viaggiare è conoscere e non godere sempre e comunque, è questo il suo piccolo senso cara...ricordi Goethe e il suo libro "viaggio in Italia?" ecco....è una questione di rispetto

il 01/07/2010 alle 12:27

a me lo vieni a dire! ma chi ti vuol far cambiare idea! Santo cielo... Vern

il 01/07/2010 alle 14:45

MI dispiace che ti rivolgi
con questo tono nei miei confronti.
Ho solamente espresso un mio giudizio
al tuo brano..
e credo di non aver offeso nessuno.
Sei tu che sei stato poco indulgente con i turisti affermando che ridono senza motivo...
"sorridono sempre
sembrano ebeti
sarà la novità...
o la festa del carcerato
in libera uscita"
Prima di giudicare..
conviene fare il mia culpa!..
Chi pubblica, non sempre può prendere gli applausi!
Non credi?
Spero , di aver chiarito il mio punto di vista...
E non vorrei la seconda replica...
Grazie!
Dora

.

il 01/07/2010 alle 16:25

tu non dai ordini cara Dory, ti replico, se mi va, che dici, poi non leggere...Non parlo degli applausi che metto anche in conto di non prendere( ci mancherebbe!) parlo del rispetto delle idee altrui, se tu leggessi le mie risposte ai commenti, p.es. quello fatto a Sanchopanza o a Rich, avresti capito quello che intendevo dire.....

il 01/07/2010 alle 16:35

"se tu avessi letto"...pardon

il 01/07/2010 alle 17:02

senti la trovo strana(affondi il colpo) e carina, dolce-amara, ma in fondo non siamo tutti un po' turisti della nostra vita? questo voleva dire la distanza che avevo preso, tipo: che accidenti ci possiamo fare se questi non capiscono? ma è una poesia garbata lo stesso e io stravedo per il garbo, rich

il 20/08/2010 alle 23:47

riguardandola adesso anch'io la trovo dura, ma in fondo anche i turisti descritti sono vittime, vittime di un modo di vivere e di "consumare" qualsiasi cosa, senza vedere, senza capire, in fondo l'impronta della nostra epoca...ed anch'io mi ci metto in mezzo...grazie cara

il 21/08/2010 alle 09:01