PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/06/2010
Raggi oscuri accendono il fuoco
che non si cura del dolore,
intrise confidenze diventan cascate
che furbescamente fendono le difese .
stringe nel malinconico abbraccio
il flebile respiro amaro.
L'odore dei silenzi
scioglie in bocca il gusto dei ricordi,
il sapore dolce d’uva
nutre l'arida anima
che tace ad abbracciar la notte
ascolta le grida e tendi le braccia
apri lo scrigno d’un fardello,
ascolta l’urlo di chi un tempo sapeva amare
dilaniato da ferri incandescenti.
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i ferri incandescenti hanno una grande capacità di rinnovarsi nella forgia e nell'utilizzo...possono arricciarsi come capelli di angeli.ma non quelli che custodiscono le tombe di cristallo..ma quelli Serafini facenti parte della innumerevole falange di un Dio misericordioso..

il 25/06/2010 alle 22:23

Cara Dea sei sempre stata il mio Serafino ma anche il mio ferro incandescente con le tue poesie, ferro che molte volte anche sè pungente ho riforgiato e custodito, ma molte volte non capisco il perché continui a buttar perle a porci, magari quelli più cattivi prima o poi soffocheranno.
un abbraccio cara Dea
Max

il 25/06/2010 alle 22:43

sono nata forse nella Samarìa...e ti raccolgo sul ciglio del tuo cammino..ti porgo pillole vitaminiche per riprendere nuove energie e continuare la strada...

il 26/06/2010 alle 06:49