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Pubblicata il 23/06/2010
e subito dopo l’ultima curva m’apparve
il villaggio con le case di legno fra i campi
di gelsomino fiammante due draghi smaltati
all’ingresso del monastero un fiume infinito
almeno quanto l’oceano montagne su tutto
tranne che sul cielo imperante e la voglia
impellente di restarci per sempre
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Bello questo paesaggio imponente che si apre all'improvviso, e, insieme agli occhi, apre l'anima e dà la sensazione di casa finalmente trovata...
alinya

il 23/06/2010 alle 16:48

grazie alinya. imponente e improvviso.

ciao,

il 24/06/2010 alle 03:35

l'impellenza e l'eternità hanno, accostate, un che di intrinsecamente contraddittorio. che ne dici?

il 24/06/2010 alle 09:07

mi fa pensare a scene tante volte viste, improvviso si spalanca un mondo di incomparabile bellezza, peccato che queste visioni durano un attimo, lasciano dentro però un amaro rimpianto

il 24/06/2010 alle 14:31

io cerco sempre la contraddizione e mi fa piacere che questa volta sia venuta fuori senza neanche cercarla e tu me l'abbia fatto notare. augh.

il 24/06/2010 alle 15:39

in questo caso si tratta di un inizio di un percorso, spero, piu' positivo, dopo vari mesi di difficolta' non indifferenti. spero che duri e che i rimpianti siano alle spalle anche a seguito di questi inaspettati momenti. vedremo.

grazie arturo e ciao.

il 24/06/2010 alle 15:42

sì,
c'è un vento nuovo su queste pagine di poesia vento che dal mare entra di terra e odora di salso
:-)

il 24/06/2010 alle 18:29

grazie mille lunaa sono belle parole le tue io intanto continuo su questa strada.

:=)

il 25/06/2010 alle 04:52