una riflessione a modo tuo sul tempo, sul carcere simbolizzato dal girasole frivolo, bello quell'inverno che si giostra piano tra le sculture del seno, mi fa pensare alle gioie ed ai limiti dell'amore, richiama la chiusa, splendida e profonda, "la beffa a forma di cuore che sussurra la buio, con lingue di fuoco"..ciao ax
bella riflessione, piaciuta. i sogni sono un sollievo e un peso allo stesso tempo. Nelle tue poesie ci possiamo vedere ciò che vogliamo, ma come per le poesie ermetiche non capiremo mai davvero cosa volevi esprimere realmente
Ciao Arturo, lieto che tu abbia colto la metafora del girasole, la cui unica colpa era di credere alla luce calda del Sole...
Un abbraccio e buona giornata!
Ax
hai ragione, carissima... c'è sempre un quid assolutamente esclusivo e addirittura comprensibile all'autore solo in un secondo tempo...
Lieto però che lasci adito al lettore a escursioni personali che innescano un circolo virtuoso di creatività.
Un abbraccio e grazie del tuo passaggio!
Ax
è sparito il controcanto! per me era come "una segnaletica" per viaggiare all'interno dei tuoi versi per non oltrepassare "i limiti" entro cui in un certo spaziare. La lora assenza per me viene sostituita dal titolo e dall'immagine che mi evoca: l'anima è come una clessidra dentro la quale il tempo si consuma tra illusioni e disillusioni.Cerco di spiegarti "cosa vedo": la clessidra ha due ampolle unite da una strozzatura, nell'ampolla superiore vivono i sogni, che durano il tempo di una stagione, poi giunge l'inverno e la pioggia annega i sogni che fattisi polvere cadono nell'ampolla inferiore come in un'urna. Avviene poi sempre "qualcosa" che ci illude di nuovo e l'anima riparte piena di speranza ad afferrare l'azzurro intravisto : la clessidra così si gira e tutto ricomincia.
E così il tempo interiore è misurato in un alternarsi di illusioni-disillusioni.
La sento "nuda" e ci avverto un senso di disagio.
Ma bella proprio per questo.
un abbraccio
eos
ti sono sempre grato per l'attenzione profonda e il tempo che mi dedichi, anzi, che dedichi a tutti noi, in un cesello prezioso di analisi ed emozioni che contribuisci a diffondere con nuove luci, come sotto un prisma di grande purezza e trasparenza.
Il controcanto non l'ho "percepito" nel mio inconscio e quindi ho lasciato l'ossatura solitaria di un'unica voce, forse a rafforzarne la solitudine sofferta.
Non aggiungo nulla a quello che hai espresso, è un intreccio prezioso con i miei versi, che segue, anticipa e propone quasi come se fosse un tuo controcanto, per cui te ne sono grato.
Un abbraccio caro
Ax
Mi è piaciuta molto questa tua, come la metafora del girasole e la chiusa dal gusto amaro.
Vedo che spesso nei tuoi versi è presente l'ametista che per il suo colore è associato al dolore ma a me piace molto e la indosso.
Complimenti Axeò
Ti abbraccio,
helan
grazie per le tue parole, carissima...
Ho una sorta di attrazione magnetica per l'ametista, sia per il colore regale e valenza di elevazione spirituale, anche se spesso indicata come portatrice di sofferenza...
Sia quel che sia, è un punto di riferimento, per me...
Un abbraccio caro...
Ax
per me una delle più belle tue, dolce e strana, con suoni d'arpa dentro, per fortuna l'ho recuperata dopo il viaggio a praga, un supersaluto da rich
grazie Rich, molto gentile e ben tornata!
Un superabbraccio axeliano
Ax