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Pubblicata il 14/06/2010
Quando non ci sei,
quando so,
che non ti vedrò,
il giorno diventa
triste nenia
interminabile;
e resto senza risorse,
triste
e avvilito,
come
una cartaccia alla deriva,
sbattuta
da un giorno di vento,
che svolazza
verso infinite mete;
e non riesco a
riempire la giornata,
e non riesco a darmi pace;
sento il vuoto,
senza te,
sento la noia,
di piccole cose di gesti
uguali,
ripetuti vuotamente,
in modo perenne;
mi sei necessaria,
il tuo viso,
il tuo sorriso,
la tua calma,
i tuoi occhi tristi
e fuggitivi,
la tua voce morbida
e sinuosa;
tu hai riempito la mia vita,
sei arrivata,
quando ormai,
era solo deserto,
e senza amore,
sei la risposta
alle mie preghiere,
e sarò vicino a te,
con te,
finchè vorrai.
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Versi malinconici che scorrono lievi e belli comunicando la tristezza del vuoto che si sente quando manca la persona amata... Ne ho apprezzato la lettura

il 14/06/2010 alle 22:35