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Pubblicata il 14/06/2010
Corvo d’avanzi mai satollo
nera menzogna,
destino in un pitale.

Tessi nel cielo al battito dell’ala
strie di bugie, trame d’inganni
che come sterco lordano l’azzurro.

Narciso dal volto nero
insano appetito, fiera
dal fiato feroce che raggela.

Io so chi sei!
Io ti conosco!

E quando t’ho incontrata
non ho compreso allora
se non col tempo
che lento ha scoperchiato
l’avello che ti fu da culla.

Invidia, collera, avidità,
vomito di parole disfatte in terra
acido gargarismo, corrose il cuore
lasciandoti nel petto mortifera poltiglia.

Anima da macelleria
arido desiderio
che tutto vuole
e lieta adocchi in altri
l’abbraccio del becchino
che cerca cuori colmi
di chi è vivo
e lascia te, ombra sul muro
tra piscio maligno e l’erba cattiva.
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esistono le persone veramente cattive, ed anche se è duro da accettare perchè ci hanno insegnato che dobbiamo esser sempre buoni, io capisco l'indignazione, capisco lo stupore di fronte alla cattiveria gratuita....e quindi capisco la durezza e il phatos della tua poesia. ciao sancho

il 14/06/2010 alle 17:05

è un'invettiva al vetriolo! ma temo che il destinatario, reale o ipotetico, se la scrollerà di dosso come se si sfilasse una camicia!
le persone cattive sono refrattarie all'indignazione che provocano e continuano a pascersi nel loro veleno! unico rimedio è starne alla larga!
un abbraccio
eos

il 14/06/2010 alle 17:14

Che ti faccia bene espellere questo grumo di veleno, lo spero davvero,
molte volte ti ho emulato ma sono quasi sempre rimasto più avvilito.
ti comprendo e ti ammiro
e ti abbraccio come un amico
ninomario

il 14/06/2010 alle 19:12