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Pubblicata il 17/09/2002
Per quanto il sole abbagliante
risplendi nel mondo circostante,
i miei occhi sono coperti da un grigio velo
che tiene lontani la luce e il pensiero.

Inciampando tra le scorie di una natura morta,
assassinata dai figli suoi, irriconoscenti,
rimango distesa, tra le braccia della caducità della terra,
mentre la mia mente continua il suo cammino, fiera.

Il velo trasforma il vuoto in fili,
sui quali cammino in punta di piedi,
come sull'orlo dei marciapiedi
i bambini;

la perpetua possibilità
dell'imminente caduta
strazia l'animo
con la sua attesa;

la crudele atrocità
si serve della mia mente,
come di un cagnolino ubbidiente,
per stuzzicare le divinità,

sfidando l'eterno
del tormento,
e cantando con rammarico
il suo fallimento.
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