Un vecchio pendolo, dondolando,
scandisce, con un sordo battito,
l'una della notte,
giunta impertinente;
un suono muto,
un passo di gigante,
l'ultimo sospiro
di un passero, morente.
Il tempo segna
il muoversi del mondo;
fedele amico per chi
di lui si scorda,
nemico tormentante
per tutto il resto.
Il pendolo scandisce
il suo valzer eterno,
della notte senza fine,
di un morbido tormento.
Parole al vento,
eterne nel tempo,
ostaggi intrappolati
nel proprio lamento,
risuonano nel valzer,
echeggiando dal pendolo
che contiuna a tremare
dinnanzi all'eterno.