Ed eccoci
A giugno,
improvvisamente,
è scoppiata l’estate,
e a me rompe non poco,
stò caldo
che ti butta giù,
che ti scalda troppo,
che la sete ti divora,
e fuggi
la calura,
in cerca un po’ d’ombra,
d’una nuvola di pioggia,
ma non ce n’è;
il cielo è terso,
strisce alte,
puntini,
e chiazze di nubi,
che non fanno niente;
amore stò caldo
è un po’ fetente,
e ci rimetto
un dente;
boccheggio come
un pesce,
e cerco un refrigerio,
casetta sei mia,
frigo,
dammi una bibita
adesso,
altrimenti ci resto.