PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/06/2010
L'Immenso Scivola all'Urto, Inconsapevole.

(Ai bordi del mondo)

Si nominava la nebbia,
negli interstizi fangosi
del viso caduto a picco
dalla sede dell'anima,
quando l'iride consumava
tramonti di cartavetro
sanguinati sulle mani cave.

(tendo le braccia)

Uncino le parole a pungermi
come scorpione alle strette,
tra gli angoli elettrici
d'un golgotha inciso tra i polsi,
dove una volta fissavo le piume
strappate alle ali dei sogni,
cercando un volo di soli azzurri.

(verso il capolavoro)

Voci rauche,
il coro è travolto,
dalla mia ombra trafitta.

(della fine del tempo)
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una grande delusione e un dolore che mi caccia ai confini del mondo dove crocifisso sono immolato sull'altare di un amore che come carta vetrata mi ha graffiato l'anima.E le piume carezzevoli del sogno sono chiodi ai miei polsi.Note rauche la voce dell'anima non più coro armonioso. Si sente un grande dolore e una grande stanchezza: unica meta è la morte anche fisica, la fine del tempo,inteso ironicamente, secondo me, come capolavoro in riferimento alla consumazione dei secoli evangelica.
è molto coinvolgente, soprattutto il controcanto suscita davvero commozione in quel senso di estrema solitudine.
un abbraccio eos

il 01/06/2010 alle 18:19

davvero non so come ringraziarti, per i tuoi commenti sempre pregevolissimi e coinvolgenti...
ti abbraccio caramente...
Ax

il 01/06/2010 alle 19:11

mi basterebbe il titolo e quelle voci rauche con quel coro travolto, ma è solo una modesta impressione, bye rich

il 01/06/2010 alle 19:26

vedi axel io commento quasi esclusivamente le poesie che "mi dicono" qualcosa perchè non so fare commenti pro-forma e lo trovo anche inutile tra l'altro. Le tue poesie mettono in moto qualcosa dentro me che non so spiegarti:in genere leggo una tua poesia e non commento subito. Dopo un pò comincio a scrivere e viene da sè, non so all'inizio cosa scriverò e a volte mi chiedo se ho "centrato".
Mi succede sempre, ogni volta che commento e ho scoperto stando qui in PH che amo più commentare che fare poesie.
A volte evito di dilungarmi per non essere noiosa e fare"romanzi" anzichè commenti!
Maio amo commentare le poesie che commento, tutto qui.
un abbraccio eos

il 01/06/2010 alle 19:45

e a me basta la tua "modesta" impressione, carissima!
Un abbraccio
Ax

il 01/06/2010 alle 19:47

felice di questa tua disposizione d'animo, la trovo molto creativa e utile, oltre che gratificante, per rileggersi attraverso uno specchio di rara sensibilità e intuizione...
Ti abbraccio caramente
Ax

il 01/06/2010 alle 20:18

"Ai bordi del mondo tendo le braccia verso il capolavoro della fine del tempo" e la chiusa sono
dolorosi, lasciano tristezza.
Anche quel golgotha inciso tra i polsi...
Nonostante tutto....una bella lettura...
Complimenti e un abbraccio,
helan

il 01/06/2010 alle 21:41

grazie Helan, sono comunque lieto che ti piaccia, anche se triste...
Un abbraccio caro
Ax

il 01/06/2010 alle 22:06

..impegnativo per me che mancavo da molto leggere la complessa tristezza, il pungente dolore e un velato rammarico in chiusa d'abbandono...

impegnativamente toccante

un caro saluto

hola

il 01/06/2010 alle 22:56

Lieto di ritrovarti, ti ringrazio per le tue coinvolgenti parole.

Un abbraccio

Axel

il 02/06/2010 alle 09:01

ancora un senso di smarrimento per qualcosa che sembra aver preso un altra strada rispetto a quella che ti aspettavi, forse sbaglio ax, ma mi sembra l'ideale seguito della tua precedente, comunque piena come sempre d'immagini e metafore per me splendide

il 02/06/2010 alle 11:52

sì, caro Arturo, inevitabilmente c'è un filo conduttore che lega tutte le poesie, quindi lo hai correttamente rilevato.
ti ringrazio del gradito passaggio e ti auguro una buona giornata.
Ax

il 02/06/2010 alle 12:11