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Pubblicata il 01/06/2010
Fede che fierissima lusinga ogni potere,
fede che umilissima opprime ogni sapere,
fede che chiarissima distrugge ogni volere.

Ho confidato in te e nelle tue parvenze
e nelle appariscenze
che trasparivano
e, se sapevi fingere,fingevi,
fingevi ma capivi;
tumulti dentro che non apparivano
e furibondi scoppi che non si sentivano
e tutto era normale ma tutto era speciale,
e tutto madornale
ma tutto provvisorio e passeggero,
come sedere a tavola
e non sapere se insistere
su qualche goccia da mandare giù
e fare finta e recitare
versi della fontana malata,
clopplete cloppete,cloppete
ridette per l’occasione: coppette, coppette
e frasi come sospirati respiri;
aborti di sorrisi venivano su.

iniziodallafontanamalatanov07nmsER
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Non ho capito bene a chi ti riferisci, so soltanto che
la fede non deve essere riposta in un feticcio della
nostra mente, delle Scritture o declamato dai preti,
no, quella non è Fede; la Fede è la fiducia che il
nostro stesso respiro è Dio, la nostra Anima è Dio,
noi stessi siamo Dio incarnato nella molteplicità.
Allora davvero non sarò più io a vivere, ma Cristo che vive in me, tanto più potente quanto più l'ego
si annichilisce negli atti d'amore.
Un caro saluto.
vincenzo

il 01/06/2010 alle 10:32

la fede di cui si serve il potere è oppressione,non Fede;
quella che mortifica il sapere e distrugge ogni volere è fanatismo non Fede.
La Fede è adesione, comunione spirituale, amore , in ogni caso qualcosa di assolutamente spontaneo e "naturale" e non ha niente a che vedere con il dogmatismo.
Non c'è merito nell'averla nè demerito nel non averla però avere Fede è tanto bello.
con affetto eos

il 01/06/2010 alle 11:30

eos le tre definizioni di fede sono constatazione che andavano messe alla fine, io le ho volute anticipare solo perchè perr me sono date per certe
tu sai e ti prego di leggere il resto e rifetti sui riferimenti
scusami
ninomario

il 01/06/2010 alle 12:35

mi riferisco che se avessi avuto fede mia figlia sarebbe morta lo stesso e con le stesse atrocissime sofferenze. Se approfondisci il resto dei tre righi capirai cosa ho scritto
Scusami la crudezza
ti abbraccio
ninomario

il 01/06/2010 alle 12:39

scusami tu nino se ho involontariamente ferito la tua sensibilità.Ho riletto e "capito" i riferimenti che prima forse non ho capito perchè mi sono soffermata sui primi 3 versi .
La morte di un figlio è innaturale e ci precipita in un abisso di dolore e assistere impotenti alle sue sofferenze dev'essere atroce, inumano.
Se avessi capito prima non avrei commentato per nulla perchè non mi sarei sentita di entrare in una sofferenza così grande, non per vigliaccheria ma per rispetto di un dolore così grande .Mi scuso se se sono stata involontariamente "un elefante in un negozio di porcellane" e vorrei davvero trovare le parole per...niente! Non credo ci siano parole!
scusami
eos

il 01/06/2010 alle 13:15

non potevi e forse era meglio non sapessi, non accetto scuse perchè non sussistono motivi e per
la tua innata "politesse".
incomincio a volerti bene
affetto da ninomario

il 01/06/2010 alle 14:13

Leggendo questa tua poesia,ho capito...Un abbraccio.Teresa

il 01/06/2010 alle 14:30

un abbraccio copiosamente ricambiato e un'attenzione fortemente sentita
ninomario

il 01/06/2010 alle 14:55

Si, ho capito le atrocità del male di tua figlia, mi
spiace, ma sono queste le prove terribili da superare
senza disperare e dare colpa a qualche dio lassù,
ben pasciuto, che magari gode dei nostri malanni!
Un abbraccio affettuoso
vinc

il 01/06/2010 alle 15:22

mio carissimo hai ragione ma vedi la cosa più difficile è che i terribili conti finali sono quelli che devi fare avendo come controparte te stesso
un caro saluto
ninomario

il 04/06/2010 alle 15:24

la fede mio caro amico vuol dire credere in qualcosa di soprannaturale che ci fa sopravvivere ad un grave
lutto.io spero con tutto il cuore che si allevia presto
questo tuo doloree guardare avanti senza rancore.
con affetto.
Marygiò

il 04/06/2010 alle 16:22

stesso affetto
ninomario

il 05/06/2010 alle 15:36