Vagabonda anima
fissa l'orizzonte dorato
errando tra maschere di cera
e sorrisi di plastica,
accanto a lei l'inquietudine
sua fedele compagna
avanza imperterrita
erigendo muri tutt'intorno,
i pensieri sepolti nel tiepido oblio
ed i passi scanditi
dal suono metallico
di catene rotte.
La terra sporca
abbraccia la fragile pelle
dall'insolito chiarore lunare
su cui trionfano ancora i segni
dei tuoi ruvidi baci
che nemmeno la pioggia potrà portar via
Lenta s'insinua
con ardita fierezza
la rosea luce del crepuscolo,
lacera il buio come spada nella seta
riflessa nei miei occhi che fanno brillare i tuoi
come polvere di diamante.