PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/05/2010
"…E rimango seduta ad ascoltare il mare
narratore di saggezza e di poesie da ricordare;
preghiere mute, le mie, parole assenti
sillabe assopite nei moti ondosi lenti;
ma il mare legge il mio silenzio e lo traduce
come farebbe Dio, quando non serve la voce;
dal pozzo della vita attingo ancora nubi nere,
mi faranno compagnia in malinconiche sere.

…E ustiona il sole questo cielo e la mia sorte
mentre spacca tra le nubi il buio ormai alle porte;
s’ infrangono sulla pelle riccioli di sale,
prendo per mano il mio cuore dopo il temporale,
raccolgo sulla sabbia pezzi di futuro
mi volto e lascio indietro impronte che non curo;
orme di orologio, ticchettìo di un tempo andato
o forse di un tempo che di scorrere s’ è dimenticato;

…E scava il mare in questo cumulo di sabbia
sotto ai miei piedi, quasi con rabbia
come le lacrime nei miei occhi hanno scavato
lasciando soltanto terreno ghiacciato;
mi offre, il mare, una tela,
devo disegnare
le pagine di una vita e le devo colorare;
ma, ogni traccia di matita, nero su bianco,
svanisce di colpo su un quadro ormai stanco;
straccio la tela, ne tengo un pezzetto
le dò nuova forma, la piego di getto;
una barca diventa, una barca nel mare
li dentro il mio cuore potrà navigare.
Lo adagio, sorride, sembra contento
spinta è la barca da un soffio di vento,
un faro di notte la rotta indicherà
mentre il cuore, esausto, a dormir proverà.

…E intanto, seduta, davanti all’ imbrunire
lo strappo alla mia anima cerco di cucire,
sò che ago e filo forse non basteranno
per rammendar da soli i giorni laceri di quasi un anno;
ma il silenzio ha assunto un suono differente,
tolgo sassi dal petto, alleggerisco la mente…
mi chiedo se la barca, alla deriva lasciata,
vedrò mai in un porto, un dì, ormeggiata,
ma dentro ai miei occhi vivono paure
di giocare partite sempre più dure
nuovi dolori e il gioco sarà fatto:
al mio cuore , scacco matto. "

( Sabrina Z. )
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)