PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/05/2010
A chi per primo un giorno affermò:
- questo terreno è mio-
ci fu nessuno che disse di no,
e c’ero anch’io
che pigolando come un pulcino,
piantò paletti in quel terreno
scambiando per diritto divino
l’abuso estremo.

Così dei gran signori si formò la proprietà,
così degli impostori senza pietà
si fecero potenti,
si dissero importanti,
mettendo sotto i piedi e calpestando
chi, brocco come me, subì patendo.

Continua a fare un poco di impressione
quella grandissima differenza
fra chi ha sempre e chi è sempre senza
qualsiasi occasione.

Fu messo cristo al centro di tre legni,
da qualche lato persino un gran ladrone
messo lì apposta assieme dal padrone
coll’ultimo dei degni


e chi lo dimensiona più se mai nessuno lo punì,
e chi sarà capace a dire sì
a un minimo riscatto,
ma chi sarà quel matto
che sputerà nel piatto in cui leccò
i rimasugli e intrugli che il suo “signore” gli lasciò.

segnopiùpernondiremenoventiduenionnms
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

hai superato te stesso in questa poesia,
mi pare di aver capito che tiè stata
fatta un'angheria,purtroppo
la vita è fatta di furbi
che approfittano sempre dei valori umani,
bisogna subire spesso le prepotenze
di un abuso estremo, pazienza!
Marygiò

il 31/05/2010 alle 13:13

Ci sono quattro (grandi famiglie di) tipi di abusi.
Quelli dell'individuo sull'individuo.
Quelli del gruppo sull'individuo.
Quelli dell'individuo sul gruppo.
Quelli del gruppo sul gruppo.

Il peggiore, secondo me, è quello del gruppo sull'individuo che ha raramente la possibilità di difendersi o farsi giustizia equamente.

Ma anche l'abuso dell'individuo sul gruppo non mi piace (le raccomandazioni, i piccoli profitti, le evasioni...).

Nella tua, se ho capito bene, parli del caso tra individuo e individuo...
La difficoltà in questo caso è capire il limite della propria reazione a un abuso.
Bisogna accettare l'arbitraggio della "giustizia" o farsi giustizia?
E se la giustizia non è fatta, allora l'ingiustizia stassa diventa "la legge"!
E' questo è il colmo.

Ci sono soluzioni?
Non lo so.
Io penso di no.

A volte bisogna sopportare purtroppo.

ICSF

il 31/05/2010 alle 14:40

Molto incisivi i tuoi bellissimi versi ninomario e fanno molto riflettere. Tematica interessante perchè succede sempre nella vita che chi è brocco subisce a vantaggio di impostori che si dicono potenti e importanti.

Molto apprezzata questa tua, complimenti.

Un caro saluto,
helan

il 31/05/2010 alle 14:44

se non ricordo male fu Il francese anarchico Proudhon a dire che " la propriété c'est le vol" ( ti offenderei se osassi tradurre), ebbene l'abuso di riferimento mio è rivolto al modo di formazione ab origine delle grandi proprietà o ricchezze, mai frutto di lavoro ( e spero di non essere contestato anche su questo) ma di violenza e arbitri, ruberie e falsità, cospirazioni e e soprusi, crimini e delitti, evasioni fiscali e quindi dalle carceri.
A La tua tabella li contempla tutti.
Non me ne volere ma son fatto cosi! (Male?)
ninomario

il 31/05/2010 alle 15:05

Molto gradito il tuo giudizio sincero e non sollecitato come qualcuno va affermando
Un abbraccio
ninomario

il 31/05/2010 alle 15:07

è verissimo quanto affermi, come è vero che il piccolo appena nato si appropria del capezzolo qualunque esso sia e che appena incominca a parlare, dopo mamma, dice "mio"
ma fin qui è sopravvivenza
è quando è adulto che inizia l'abuso che è inversamente proporzionale all'intelligenza e alla cultura fin qui acquisita.In pratica se si riduce la scuola aumenta l'ignoranza e il conseguente abuso
con affetto
ninomario

il 31/05/2010 alle 15:17

una persona molto saggia come te, un francese non come te, tu sei, se le mie informazioni sono esatte, di caserta( la mia prima città visitata da bambino) disse come diresti tu: la proprietà, è un furto: Ovviamente si riferiva alle proprietà dei nobili e dei potenti che senza fare niente possedevano immense ricchezze e proprità e gli stessi lavoratori che erano considerati servi.
Il popolo si ribello e fu la rivoluzione francese
che pronunciò tre parole.
libertè. fraternitè. egalitè che puoi tradurre da sola.
Di questo la poesia ha parlato e io t'abbraccio
ninomario

il 31/05/2010 alle 15:29

Perchè dici di essere fatto male?
Ognuno ha il diritto di pensare liberamente quello che vuole e anche riscrivere la storia.
Se cosi' non fosse vivremmo in dittaure culturali.

A me non dispiace anche se tu mi traduci il francese.
Io non sono il depositario di nessuna verità e di nessuna lingua.

PH è un sito di poesia frequentato (ne sono sicuro) da persone intelligenti e adulte che hanno la passione delle parole.

E quindi anche dell'agonismo filosofico.
Condividere le proprie idee è un bene importante.
E soprattutto quando non abbiamo le stesse.

Per lo specifico.
Lo ripeto, io sono d'accordo con te.
Ci sono stati nel passato (e anche nel presente) abusi che hanno permesso la creazione di immense ricchezze a scapito di moltre altre povere persone.

E' la legge del più forte.
Io pero' non sono d'accordo con te (e evidentemente neanche con Prudhon) nel dire che la proprietà è un furto.
Noi ci attacchiamo tanto ai nostri cari, alle nostre idee (anche alle nostre piccole cose scritte su PH), al nostro lavoro e al suo frutto, che penso che è normale che amiamo anche possedere dei beni materiali.
Pero' bisogna "acquistarli" onestamente.
Per me è tanto ladro chi 1000 anni fa si è costituito un patrimonio con la forza (come dici tu) che quello che oggi arriva a comprarsi una bella macchina sportiva con i soldi ricavati dall'evasione fiscale, o da un posto ottenuto con una raccomandazione.

Non credi?

Se dovessi (io) scrivere una poesia come la tua, parlerei piuttosto di questi ladri moderni che rubano (di maniera strisciante) approfittando del lavoro degli altri.
Forse un giorno la scrivero'...

Ecco tutto.

ICSF

il 31/05/2010 alle 15:38

Chi è che si permette di dire che i miei giudizi sono sollecitati? Io quando commento non sono sollecitata che dal mio intuito, possa esso essere giusto o sbagliato.
Puoi dirlo a gran voce ninomario che se io sento di non poter dire niente, mi esimo dal commentare.
Ciao, herlan

il 31/05/2010 alle 16:58

l'intelligenza è una brutta bestia?
perchè, spiegami se vuoi
ti ringrazio e saluto frayernamente
ninomario

il 31/05/2010 alle 19:10

forse un giorno la scriverò anch'io
grazie
salute/i
ninomario

il 27/10/2010 alle 18:07

è nel mio costume
ciao
ninomario

il 10/04/2011 alle 19:10