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Pubblicata il 30/05/2010
Regole del Fato sulle Linee di Fuga

(Intricato il gioco notturno)

Grandinavano i lemuri
sulle piastre del petto
e gli occhi di stoffa
scaldavano spazi d'ipotesi
per la scure rovente.
Forse porcellana di labbra
licenziavano schegge d’addio,
fra le armoniche del silenzio,
nel tremore del sole.

(di luci apparenti)

Ora scardino indugi leziosi
contando le impronte ferrose
di sette stelle dell’Orsa,
ormai troppo vicine al filo
di forme d'onda dentate,
legate al mio polso.
Sarà suono di battaglia
il mio gemito tinto di rosso,
stracciato dai loro ruggiti.

(nell’abbandono dei veli)

Difficile immaginare
un ritorno di neve.

(su orizzonti imprecisi)
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mi sembra quasi un rito d'iniziazione premedievale all'aperto, rimane impressa l'ultima strofa, quella neve da cui è difficile tornare è un tocco da maestro, come il bel titolo,
sei un Axxopigliatutto
da Rich

il 30/05/2010 alle 12:37

grazie carissima, ci sono tracce di quei riti in queste visioni, c'è anche una premonizione di un possibile destino che m'attende... fra gli orsi... in Svezia.
Un abbraccio
Ax

il 30/05/2010 alle 13:04

è un'atmosfera rarefatta e su tutto aleggia un che di misterioso, di "tremulo".I lemuri (spiriti della notte un pò inquietanti) che grandinavano sulle piastre del petto( si sente il ticchettio) sono all'opera:il cuore resta sospeso mentre qualcosa prende forma, si libera dai lacci ed esplode in quel ruggito di ruote dentate. Cadono i veli e mi immergo nell'oltre:all'amore come alla guerrra!
Si, è difficile immaginare un ritorno di neve! L' ho inteso come "freddo" e nel gran calore che si sprigiona, il freddo di prima è lontano, dimenticato.
accattivante e vibrante di mistero .Bravissimo come sempre axel!
ti abbraccio eos

il 30/05/2010 alle 13:10

grazie carissima, mi riscopro sempre in sfaccettature nuove, attraverso le tue visioni...
Ti ringrazio di cuore, un abbraccio!
Ax

il 30/05/2010 alle 13:11

Bella poesia, mi ha colpito quel tuo gemito qual suono di battaglia. Bello l'incipit.
Mi è piaciuta molto, ma sai che io una critica dettagliata non te la so fare, c'è già chi la fa.
Un abbraccio,
helan

il 30/05/2010 alle 15:06

lieto del tuo passaggio, sempre, e delle tue parole...
Come te anch'io non sono estremamete analitico nel commentare una poesia, ne ricavo sempre un'impressione generale, lasciando agire l'inconscio...
un abbraccio
Ax

il 30/05/2010 alle 15:33