PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/05/2010
noi saremmo miseri,
ma del tempio
ricordiamo
lo tzunami

ergo sum

nessuno imiti

nella coscienza giace
il filo della costanza

capaci nel blatero
alteri di vissuto
infantili controlliamo

un nuovo giocattolo
e le righe che un quattro ruote
lascia nella polvere

euridipendenti

da chi doniamo stracci
vorremmo inchini
e
nel gesto
di pretesa
mostriamo
indifese terga ai vili
e
incassiamo il capo

nell'apparenza.

can camminì
dammi la tua coda
per cancellare le tracce

e sostienimi,

dentro la luce che scolora
voglio ritrovar decoro e grinta
per
non perdermi nel sonno
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tutta bella, tutta profonda, piena di verità amare, con una chiusa bellissima e piena di speranza

il 28/05/2010 alle 09:09

la botte piena e la moglie ubriaca?

il 28/05/2010 alle 11:02

grazie,la verità e le sue molteplici viste,ma forse non si avrà in mano la certezza del dubbio ,ma è vero che chi possiede il denaro a volte è orbo ,forse il ricco è un'illuso ,pensa che quello che ha gli sia dovuto ,io credo o presumo che sia fatalità,poi sta nella capacità dell'uomo farne buono o cattivo uso ,ciao cate

il 28/05/2010 alle 15:32

non pensavo a ciò perché non mi spieghi il tuo punto di vista? ciao cate

il 28/05/2010 alle 15:33

sai che bello se mi rispondevi tipo: chi la fa' l'aspetti? io poi avrei calato il: chi fa da se' fa per tre, e tu mi avresti stupito ancora. ci sono infinite possibilita'.

con simpatia, paolo

il 28/05/2010 alle 16:06

potrei risponderti senza senso tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino,,ahahah con simpatia,ciao cate

il 28/05/2010 alle 17:49