Uomo, sbattiti in faccia
L'infinito e taci
Uomo, apri la faccia
All'infinito e muori
Come il deserto immoto
Da millenni di millenni
Dorme il suo sonno sacrale
Sull'eterna nuda Terra
Come le stelle che nascono
E vivono e si aboliscono
Nei cieli neri e vuoti
Lontano, lontano di qui
Come le eternità silenti
Del chimico amplesso degli elementi
Che fanno e sfanno mondi
Così sbatti la faccia contro
Il vento stellare radioattivo
E l'epopea dei monti antichi e muti
E i cuori pulsanti dei Soli
Impietosamente da eoni al centro della scena
Riflettono la tua nullità