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Pubblicata il 21/05/2010
Nei Dintorni d’un’Apocalisse Privata

(Azzero la mia gravità)

Sbianco l’atomica di questo giorno
testardo che non vuole morire,
luce che staglia ombre più crude
e fantasmi negli occhi spillati,
le musiche forti mi linciano al muro
a raffiche brevi di silenzi alternati,
nell’equilibrio precario di un passo nel blu.

(tagliando i fili)

Scogliere di guance erose dal sale
sono la tela d’una piccola storia
dipinta a metà da mano imdecisa,
mentre lo scudiscio di tristi violini
mi segna a sangue la pelle del cuore,
fermandone il tempo e la fuga,
cancellando le orme di ieri.

(che mi legano a terra)

Piove cianuro dalle promesse,
ora che ne ho assaggiato
il vero sapore.

(come sfiorito aquilone)
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l'ho già ripostata perché mi sono accorto che c'è un maledetto refuso di cui non mi sono accorto sul computer palmare.
Ciao everybody!
Ax

il 21/05/2010 alle 17:06

dipende dal vento, se sarà salutare o no...
ma senza filo gli aquiloni non reggono la forza del vento...
Un caro saluto e grazie del passaggio!
Axel

il 21/05/2010 alle 17:57

è un grido di dolore straziante, o meglio è "la registrazone" del dopo, quando l'apocalisse c'è già stata e la bomba più distruttiva la mente umana abbia potuto concepire ha creato ormai un paesaggio spettrale dentro:risuona quel pianto di violino che strazia il cuore già sofferente.Qui vado a istinto: una grande sofferenza e la promessa di una speranza, ma la promessa è stato veleno perchè ha creato solo illusione.Ed ora che tutto è compiuto...provi a "scappare da tanto orrore",a sollevarti ma "l'aquilone è sfiorito"e non ce la fai.
spero sia solo "finzione poetica" perchè descrive un paesaggio senza speranza.
un abbraccio eos

il 21/05/2010 alle 20:54

non so bene ax se il refuso è importante o meno, io qui vedo una storia d'amore finita, una grande disillusione, anzi una delusione, ed il cianuro che piove dalle promesse, la piccola storia dipinta a metà da mano indecisa rendono bene lo stato d'animo e la gran tristezza....ciao ax

il 21/05/2010 alle 21:07

Continua il filone della tristezza anche in questi bellissimi versi e la chiusa è il fiore all'occhiello di tutta la poesia.
Bravissimo Ax.
Un abbraccio, helan

il 21/05/2010 alle 21:24

esiste la finzione? o non c'è confine fra reale e immaginario...? chissà...
Toccante anche la tua ricostruzione carissima,
il tempo cambia le prospetive... forse l'aquilone cerca il suo filo alla terra...
Un abbracico e grazie...
Ax

il 21/05/2010 alle 23:50

più che altro odio i refusi... :-) e l'ho postata subito dopo ma non c'è ancora, speravo che la redazione filtrasse la copia errata...
Hai letto bene le sensazioni che volevo esprimere, ti ringrazio, come sempre, di cuore
Ax

il 21/05/2010 alle 23:52

come dici tu, carissima, il filone è quello...
spero di proporre altro, a distogliere queste ombre...
Un abbraccio e grazie
Ax

il 21/05/2010 alle 23:53