Correvo davvero una notte,
inciampando su vetri e cristalli
cercavo un desiderio infinito
Dormivo su tetti bagnati
un orologio segnava le tre
grondava sudore l’asfalto
Davvero morivo con te
che morivi di fulmini e tuoni,
mentre un leone ruggiva tra noi
Un martello batteva sui muri,
un carretto portava caffé,
un vecchio dormiva in cantina
Mi dicevi “ Vieni da me”
ma ero già seduta con te,
la notte piangeva i suoi lampi
Addio carezze e note d’amore
addio baci e lontane memorie
addio notte e concerto di tuoni