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Pubblicata il 21/05/2010
Correvo davvero una notte,
inciampando su vetri e cristalli
cercavo un desiderio infinito

Dormivo su tetti bagnati
un orologio segnava le tre
grondava sudore l’asfalto

Davvero morivo con te
che morivi di fulmini e tuoni,
mentre un leone ruggiva tra noi

Un martello batteva sui muri,
un carretto portava caffé,
un vecchio dormiva in cantina

Mi dicevi “ Vieni da me”
ma ero già seduta con te,
la notte piangeva i suoi lampi

Addio carezze e note d’amore
addio baci e lontane memorie
addio notte e concerto di tuoni
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Superba!
E che onore essere la prima a commentare questa tua poesia.
Alla prossima (non vedo l'ora!).
Alessia

il 21/05/2010 alle 14:49

grazie Alessia

il 21/05/2010 alle 14:56