PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/05/2010
Dove portano i fiumi in piena
tutto quello che hanno strappato
su dai monti?
C’è pericolo di riempire
tutto il vuoto che s’è creato
giù nella valle!
C’è pericolo di cadere
con grandissimo fragore,
anche con la valle in fiore,
ed il monte verdeggiante,
quando il gallo più non canta
e non suona la sirena
e ci sta la luna grossa,
mezza nera e mezza rossa!

Maestra bella, aiutami a trovare
il nome della stella che ci potrebbe dare
un titolo diverso a questo mondo perso
e tutto da salvare.

Più non cantano le cicale
nelle stoppie trasformate
in terre amare.
E non gracida la rana
nello stagno utilizzato
come fogna.
Non s’accorge quell’animale,
evoluto e superiore,
sedicente benefattore,
che ha cambiato, oltre al pane,
il sapore del suo vino,
con intrugli e merendine,
e i suoi sogni trapiantati
in un mondo senza prati!

Maestra bella, aiutami a trovare
il nome della stella che ci potrebbe dare
un titolo diverso, per questo mondo perso
e tutto da salvare.

daibambinilasalvezzanms101010
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Anch'io delle volte ho la sensazione che il mondo sia irrrimediaabilmente perso, grazie all'azione devastatrice degli ignoranti e dei bruti. Ma per tua fortuna non sei chiamato a sistemare le cose, perché altrimenti capirei l'imbarazzo e la difficoltà per mettere il piedi l'opera di bonifica. Tu come me e come tutti gli altri, sei solo uno spettatore che nel suo piccolo può (e deve) dare testimonianza dei suoi valori, che probabilmente sono contrapposti alla logica dei poteri forti. Noi non cambieremo il mondo, però possiamo cambiare la nostra vita. Un saluto, Fabio.

il 21/05/2010 alle 15:49

scusa la franchezza ma è proprio questo senso di innata, incrollabile impotenza o di irresponsabilità precostituita che permette ai furbastri appena acculturati, autodefiniti poteri forti proprio per incutere più timore e soggezione, che annulla la grande forza dei singoli che fanno la massa e la democrazia.
Noi possiamo cambiare il mondo, proprio ora che il mondo dimostra di essere incapace di proseguire su questa via che lo sta portando all'autodistruzione.
Solo un mondo sorretto da tutti potrà cambiare la nostra vita altrimenti destinata a soccombere
Con l' affetto di ninomario

il 21/05/2010 alle 16:14

sei stato fantastico Nino nell'esprimere la tua opinione che condivido pienamente, l'uomo sta distruggendo l'abitat sulla terra e noi abbiamo il dovere di protestare perlomeno con le parole delle poesie, questo è il nostro modo di reagire,
Buona serata un bacio.
Marygiò

il 21/05/2010 alle 20:08

Buona notte a te che condividi il mio pensare.
Ho completato il video devo solo chiuderlo e registrare
poi penseremo a o marenare
Ti abbraccio
ninomario

il 21/05/2010 alle 22:14

tu pensi che l'uomo capirà mai i danni che sta facendo?ciao Rosa

il 22/05/2010 alle 16:51

spes illorum immortalitate plena est è detto per tacitare il malcontento e lenire il dolore
ma non serve per celare le verità assolute di
un processo di parificazione connesso alla coesistenza stessa dell'uomo e della terra il cui reciproco rispetto è necessitato dalla possibilità di sopravvivenza planetaria.Se l'uomo non capisce i danni che fa si autodistrugge.
Ciao ninomario

il 22/05/2010 alle 18:58