PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/05/2010
Alfine arrivò il tempo
ed approdarono:
orde sataniche,
aduse a perorare ipotesi
di anelli al naso (adesso detto “ piercing “),
imposti come onere ed onore,
a onor del bene (adesso detto “feeling “).


C’è chi si ostina a starsene nascosto,
( son io fra quelli?),
io, mi ritrovo in mezzo a quei monelli
che lanciano dei sassi
e poi sorridono;
un po’ deridono
e restano a cercare
il nonsenso che galleggia,
come rifiuto solido dopo il meriggio tiepido
che ha convinto il gelo.

Il velo delle analisi da fare
riduce la speranza di chi sa.
e induce alla ragione di zittire.

aspettativedisattesenms3403
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abbiamo tirato su una generazione di ragazzi "vuoti" come canne me ne rendo conto con dolore ogni giorno di più! Che ne sarà di loro quando si renderanno conto che la vita non è la festa che credono? Come convincerli che oltre il corpo è necessario curare il dentro e nutrirlo di "cibo" fatto di valori? E come far loro capire cosa sono i valori che fanno una persona? Mi fanno sinceramente una gran pena: cresciuti solo a diritti(loro) non sanno neanche cosa sia il dovere(loro).
E le famiglie latitano!
un abbraccio eos

il 19/05/2010 alle 14:18

Il piercing non è il male peggiore per i nostri giovani, ma l'assenza di futuro e la sensazione di sentire la terra bruciare sotto i loro piedi. Se si sfruttano le risorse naturali in modo indiscriminato, non lasciando prospettive, se non abbiamo creato nuovi posti di lavoro, se non diamo sicurezze e certezze fuori e dentro alle nostre famiglie, la colpa non è dei giovani, ma la nostra. Anche il parlare con una certa insistenza dell'Armagheddon, il giorno del Giudizio, cioè della fine del mondo, non offre nuovi orizzonti, se non quello di morte e distruzione. I giovani sono lo specchio della nostra malata società. Né più, né meno. Solo che il nostro male è invisibile, cronicizzato e perciò inavvertibile, mentre la decadenza dei giovani è un fenomeno molto più evidente dei nostri mali. Quindi, guardando loro, ci rendiamo conto di come siamo. Un saluto, Fabio.

il 19/05/2010 alle 15:04

molto particolari, le tue liriche, di questa condivido la significativa chiusa.
Ciao
Axel

il 19/05/2010 alle 15:43

Ogni generazione è frutto del suo tempo e non è più possibile dichiarare una nuova guerra mondiale, sarebbe la fine di tutto, oltretutto.
A Napoleone che chiedeva se i napoletani fossero tutti ladri, fu risposto: non tutti, bona parte si.
Tutto è relativo dunque e i nostri giovani ci sembrano diversi perché sono... giovani, appunto e come tali vogliono avere quello che vedono...ma solo pochi e sempre gli stessi, riescono a farlo. La società, non la famiglia, ha il dovere di trattare i giovani alla stessa maniera assicurando gli stessi diritti e pretendendo gli stessi doveri.
Mi fermo ma solo per il momento e intanto
ti abbraccio
ninomario

il 19/05/2010 alle 15:57

che dirti se non che sei di una infinita bontà e che spero di ricambiare ila valutazione altrettanto positivamente.
A rileggerci
con simpatia
ninomario

il 19/05/2010 alle 16:05

molto gradito il tuo giudizio, ma cosa potevo aspettarmi da un ..giudizioso?
La chiusa da te condivisa è stata da me più volte contestata, poco propenso come sono agli accomodamenti o altrimenti detti, con demenziale termine "inciuci"
Saluto affettuoso
ninomario

il 19/05/2010 alle 16:13

Sottoscrivo in pieno il tuo dire, devi, se vuoi , solo spiegarmi cosa sia l' "Armagheddon" e accettare, sempre se vuoi, il mio scetticismo avverso "il giorno del giudizio"
che a mio avviso, rispetto ai tempi biblici è molto più vicino come giorno e diversissimo come argomento: autodistruzione del pianeta terra.
Ti ringrazio dell'attenzione graditissima e ti saluto affettuosamente
ninomario

il 19/05/2010 alle 16:39