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Pubblicata il 17/05/2010
Chi ha addormentato i girasoli?
Il mondo ha una nube nera
che sfiora le loro corolle silenziose,
mulinelli di formiche inoperose
scolano inutili su rigagnoli stanchi..
Anche i papaveri sono pesanti,
crollano a chiazzare il prato
che ha voce di gola..
Eccolo l’ometto buffo
che ha rinchiuso il sole,
voleva intrecciare un mantello d’oro,
ha occhiali di inchiostro,
non sa vedere, non sa amare,
non sa nemmeno pensare,
“gallina o rosa” sono per lui
la stessa cosa..
Ridacchia in grugnito
nella sua spelonca umida,
sa che la gente non lo andrà a cercare,
perchè odia la pioggia, odia farsi bagnare,
ci riuscirà soltanto una bambina,
graziosa la veste, deliziosa la treccina,
s’incamminerà a piedi, scalza,
infreddolita e ardita
senza ascoltare chi la crede pazza,
di camminare imperterrita sotto quella guazza,
camminerà cantando per non sentirsi sola,
canterà anche di notte,
con tutto il fiato in gola,
lo affronterà con il sorriso
ma con il piglio di chi vuole,
lo guarderà urlando:
“ Ridammi il sole!”
Lui la guarderà con i suoi occhi vuoti
e le dirà: - Che cosa ci vuoi fare?
e’ troppo grande, è troppo caldo, non lo puoi portare!
Lei gli spalancherà ancora di più il sorriso
poi gli dirà con voce da paradiso:
“-Non è per me, è per tutti quelli che
come te non sanno più sognare,
non hanno voglia, non vanno più a cercare,
credono di avere tutto e non hanno niente,
non si accorgono di chi hanno vicino,
non si accorgono della gente,
vivono nel buio, per paura di amare,
vivono nel freddo, perché hanno paura di sbagliare,
bisogna bagnarsi per ritrovare la strada,
bisogna inzupparsi, accada quel che accada..”
L’ometto la guarda stupito,
sta piangendo, adesso ha capito,
si sente diverso, sente dentro sé calore,
per la prima volta sente di avere un cuore..
La prende per mano e le sussurra piano:
”Vengo con te, l’ombrello non portiamo..”
La bambina non parla, gli accarezza il viso,
e sulla faccia dell’ometto spunta adesso un sorriso..
Il sole non aspetta, si libera in gran fretta
ma l’acqua è tanta, non asciuga all’istante,
ma ecco che arriva tutta l’altra gente,
corre cantando a rotta di collo,
corre ignorando di avere i piedi a mollo,
sorride, si abbraccia, ride e si sbraccia,
non ha più freddo, sente solo calore,
e intanto il sole è ritornato nel cielo
e rotola sopra un ponte: l’arcobaleno.
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è una favola tenerissima! solo una bambina, con i sui slanci, con la "temerarietà" propria dell'infanzia poteva sciogliere il gelo del cuore dell'omino malvagio e convincerlo a liberare il sole e quindi l'amore!
Chissà che davvero qualche omino malvagio non abbia imprigionato il sole in questo maggio invernale!
brava snow!
un abbraccio eoskarma

il 17/05/2010 alle 09:53

favola adulta tipo il gigante e la bambina, piaciuta da rich

il 17/05/2010 alle 12:31

.. Grazie eos, sono contenta che ti sia piaciuta, eh sì, i bambini non pensano, amano e basta.. un abbraccio Snow

il 17/05/2010 alle 18:30

.. grazie Rich, contenta ti sia piaciuta come a me piacciono i tuoi film in versi.. originalissimo modo di scrivere.. ciao Snow

il 17/05/2010 alle 18:31

una favola raccontata con maestria Snow,
si vedi che insegni, piaciuta tantissimo.
Marygiò

il 28/05/2010 alle 19:28

Una favola davvero tenera e bella. (confesso e non mi vergogno a dirlo... a me piacciono) Mi hai fatto tornare bambino (ci vuol poco con me) e sognare quando me le raccontavano la nonna o la mamma.
Ma sai che questa andrebbe recitata dai bambini?
A scuola a fine anno? Ci hai pensato?
Complimenti
Fabio

il 28/05/2010 alle 23:54

Grazie Fabio sei davvero tenero e simpatico. Ci penserò, intanto l'11 giugno andrà in scena la mia recita di fine anno a scuola il mago di oz. I bambini sono attori eccezionali ti farò sapere come va.. un abbraccio Snow

il 02/06/2010 alle 18:52

Grazie Marygiò ti voglio davvero bene.. Snow

il 02/06/2010 alle 18:53