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Pubblicata il 16/09/2002
Un'anima nera
Nell'aere si avvera
Morbosa ed insidiosa
Come il crepuscolo della sera

Un'anima in pena
Nell'aere balena
Smunta e sofferente
Come un Cristo in mezzo alla gente

Chi siano costoro
Non è dato saperlo
Ma il loro piumaggio è nero
Ben più del merlo

Costoro soli vanno
Di strada in strada e di anno in anno
Ben avvezzi alla tempesta e ai venti
Tirandosi dietro
Sciami di seguaci silenti

Il gran mondo l'ignora
Il bel mondo che ai galà
Lieto s'indora
E i potenti, e i maggiorenti
Si beffano un po' schifati
Di questi profeti macilenti

Niun è profeta in patria!
Ma questi patria non hanno
E vanno l'Uomo ammonendo
Di strada in strada e di anno in anno

"Le loro letture li avranno traviati!"
"Oh, mi fan pena, poveri disgraziati!"
Simili risuonano le voci
Nei caffé letterari d'oggi
Appena questi figuri
Sporgono i loro volti truci

Ma cosa sono per loro
Queste frivole combriccole di sfigati
D'isterici e di ninfomani frustrate
Che dinanzi ai pari loro
"Oh che dolce" van squittendo "Che soave!"
E temono d'attraversar la vita
Come i soldati dinanzi al Piave

Nulla, nulla di questi
Versificatori indegni scuote
I compunti viaggiatori, le anime dannate
Che vanno e vanno sulle ruote
Attraverso le terre già tanto esecrate

E invocando spiriti dell'altro mondo
Questi uomini bizzarri son ben da rispettare
Ché il loro cuore solo batte profondo
Oramai, in questo sfacelo totale

Perciò, o uomo che li vedi passare
Faresti bene a temere
Le loro facce scure e amare
E se poi il riso sciagurato s'andasse allargando
Sul tuo volto indegno,
Loro ti rideranno di rimando
E non azzardarti a pregare per loro
Per tema che vadano all'Inferno
Sciocchezze! Loro meglio di tutti
Sanno come si sta Laggiù
E poi ricorda anche
Che quello da salvare sei tu
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