Grazie Simy per l'aiuto a togliere una parte del dolore. L'immagine è bella.
In realtà ci sono dei momenti nei quali realizzi che il dolore è parte della tua esistenza e non si stacca più.
Forse, in alcuni momenti, si pensa che con l'aiuto della vicinanza di un altro tutto possa cambiare, girare, volgere al meglio.
Forse.
Ma forse l'altro è più stanco di te.
Forse l'amore che dà è uno sforzo troppo forte per lei.
Forse, forse, forse.
Appunto: il dolore è inesauribile, la gioia, no.
E arriva il momento nel quale uno non ce la fa più.
Tutto qui.
Può capitare di sabato, di domenica......
Grazie.
N.
E' intrisa di dolore...hai ragione Nemo il dolore rimane per sempre e la gioia si dimentica facilmente. E' un meccanismo crudele che ci accompagnerà per tutto il lungo viaggio della vita.
A volte basta una pacca sulle spalle ad allontanarlo,
altre invece un sorriso rapito ad un passante che allegro ed ignaro, sorride alla vita.
Ogni momento vale la pena goderselo...
nel bene o nel male...
perchè la vita nella sua pur cruda realtà,
sempre e comunque,
in qualsiasi situazione,
ti sorride...
anche in momenti come questi,
è l'amicizia che ti sorride,
quella di chi,ignaro dei tuoi dolori ma comprensivo verso essi,
vuol regalarti un suo sorriso, che servirà a poco, ma almeno è dono di una speranza che possa allontanarti momentaneamente le pene. Poi ritornerai a conviverci, ma almeno godilo questo momento che è regalato col cuore...
Poi quando ci vedremo invece del sorrisoo regalerò anche a te una buona fetta di torta che piace molto alla nostra cara Simy....
Fattelo dire ...va!!!...
;-)
M'
Cioa Ernesto.
Marco
Caro Marco, grazie del commento e dell'incoraggiamento.
Oggi è per me un giorno "duro" per diverse ragioni ma è il primo dopo molti anni (33) che vivo completamente da solo senza il conforto di niente, di nessuno, di nessuna, di un cane.
Sapendolo, ieri mi ero messo a pensare ad alcune vicende della mia vita. Ed è nato uno degli haiku di oggi (l'altro era di ieri mattina).
La poesia doveva terminare con la parola "amen" e non "grazie". L'ho cambiata alla fine perchè mi sembrava troppo forte, troppo autocommemorativa e piagnona.
Invocazione finale di una morte desiderata e mai ricevuta.
La morte, poi, è anch'essa un dono che bisogna saperselo meritare.
Mangerò volentieri un pezzo di torta e mi sarà regalato un sorriso che accetterò.
Breve sosta nel mio cammino.
Grazie.
Ernesto
Purtroppo la tua disperazione prevale sulla considerazione poetica, sempre notevole riguardo alla tua capacità di esternare, però indubbiamente uno viene colpito dai tuoi sentimenti così profondamente pregni di solitudine e disperazione, che rimane prevalente il desiderio di consolarti, più che darti un giudizio "letterario"...
Forse è un giorno di solitudine, per te, ma non completa perché almeno qui, sia pure su un sito virtuale, ci sono delle persone che ti seguono e che cercano di darti un piccolo conforto, e ti augurano di trovare una rosa bianca nel tuo prossimo futuro, quella che allieterà di nuovo il tuo cuore...
Un forte abbraccio
Axel
... c'è un vento freddo che passa fra le tombe
il gelido marmo nemmeno se ne accorge
ma si piega il fiore sul suo piccolo stelo
c'è tanto silenzio intorno
rotto appena dai passi sulla ghiaia
solo i ricordi parlano con voce forte
che il vento non sa portare via
Luigi
Se volessi essere in sintonia con il mio stato d'animo, ti ringrazierei e metterei quella rosa bianca sulla tomba di mia madre.
Ed è quello che faccio ringraziando te per tutti.
Quelle di altro colore le porgo a chi mi sta vicino oggi con il pensiero.
Grazie.
N.
Grazie. E' un'atmosfera difficile da apprezzare in un cimitero grande come quello di Bari.
Ma quel vento gelido mi ha fatto venire un brivido alla schiena.
E i ricordi parlano con la voce di chi mi amava.
Ernesto
Cara Ily, la vita è fatta di tanti momenti che si alternano nella quotidianità.
L'ultimo verso mi descrive.
Grazie.
E.
Ti comprendo oramai caro Ernesto. E non aggiungo una parola a quelle dette in questo tempo. Ti rispetto sino in fondo e ti sono in anima vicino.
La poesia, sempre di alto profilo come questa, ti tiene in vita come un'ancella o una cara amica dolce e paziente che ti accompagna senza parola, nei giorni e nelle notti, per un cuore che batte in una sola dimensione, intima e impermeabile: tempo presente come sorta di sovrastruttura di un tempo andato, sempre più presente. In ogni caso, il restare qui, con noi, è cosa lieta anche per il tuo dolore. Sempre con sincero affetto.
Max
Mentre scrivevi e commentavi, caro amico, vedevo scorrere sul televisore le immagini della Ferrari che tronfava a Monza.
Oggi sarei dovuto essere lì con chi avrebbe dovuto ballare con me alla musica di quell'angelica orchestra di ieri, del Sole,
E invece sono qui, solo, in silenzio, a ricordare una ferita non cicratizzata della mia vita.
Ho qui, nel sito, tanti amici e le loro braccia sono lunghe migliaia di kilometri e mi danno la classica pacca sulle spalle e mi infondono forza ed energia per nadare avanti.
Giuà: dove e da chi? con chi? per chi?
L'ultimo rigo della poesia è parte di me.
Grazie.
Ernesto
Analizzare la poesia è un bene; non l'artista. Si potrebbero avere delle sorprese.... Scherzo.
Prendi l'ultimo verso come uno sfogo, una affermazione finale, una necessità di vita, una esclamazione (di chi? il bello è che nel leggere si possono dare diverse risposte).
Una semplice considerazione?
Grazie, comunque, del commento.
Ernesto
Che dire Profeta? le tue parole scivolano come olio su marmo..... un testo che rivela amore inteso e dolore..... due componenti di vita che io ben conosco.
E' per me grande onore aver ricevuto un tuo commento ad un mio scritto...grande onore.
Chino il capo, facendo volteggiare la mia mano destra ed indietreggiando .... ti rendo omaggio. Giulia.
Cara Giulia, non esageriamo.
Sono solo un uomo che riversa i suoi pensieri in parole che architetta in un certo modo.
E poi, se l'inchino è per la mia età, sai che da vecchio gentiluomo non consentirei mai a una donna di farlo.
Grazie per il commento che apprezzo per la stima che mi hai dimostrato.
Ernesto
Grazie.
La problematica è un po' più vasta......
Mia madre è morta 33 anni fa.
Ciao.
N.
Ti ringrazio, Ale, del pensiero delicato come il tuo nick.
L'amicizia e la solidarietà sono molto importanti nella vita.
Ti aiutano a vivere e a crescere.
Il problema è che nei tanti momenti nei quali si è soli con se stessi, in silenzio, per ore, per giorni, come semplici ascoltatori del mondo, non ti aiutano.
L'essere soli è questo: il restar soli, in silenzio, a lungo è la prova più dura che un essere umano possa affrontare nella sua vita. Anche perchè non ci si abitua mai.
Temo che neanche da morti si resti da soli.
Ma non pensarci. So che non durerà a lungo.
Grazie.
N.