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Pubblicata il 15/09/2002
La formica laboriosa

Io ho veduto nel mio ufficio oggi
una formica correre sulla scrivania
E mi son chiesto s’essa qui alloggi
E se collega in fondo essa non sia

Entrambi noi qui siam per lavorare
Lei cerca cibo e quando vede porta
A me è sufficiente il sol pensare
Per farmi dare cibo di ogni sorta

La differenza c’è è d’è a mio danno
Che mentre lei va del tutto concentrata
Io mi procuro coi miei pensier malanno
Mentre la mente è sempre più sbandata

Eppur di tale sbando io son qui fiero
E non capisco ch’è lei che vince alfine
Ch’è lei che vive nel suo mondo vero
Mentre io sto in una fantasia di spine

Orlando Paladino

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...simpatica questa tua riflessione...è un paradosso, ma perdiamo energie proprio attraverso delle "spine"...
...un bacio...simy

il 15/09/2002 alle 15:02

grazie Edo sempre troppo buono
....anche quando al Sommo tu mi rassomigli
angelo

il 15/09/2002 alle 22:23

l'allontanamento, l'estraniamento dal reale da parte dell'uomo è sempre maggiore. Paradossalmente questa società iperscientifica produce sempre più vacuo intellettualismo ed una fuga di massa dal vivere come lo si è conosciuto per milioni di anni.
Io credo che il tutto sfocierà in una fuga in mondi alteri generati dai computer a cui noi saremo sempre più collegati e volutamente immersi.
ricambio il bacio e lo porgo teco su una mano che ti sfioro, il ginocchio flesso e sulla bocca ...adoro
ciao
si scherza
angelo

il 15/09/2002 alle 22:33