Ancora
Esausta ti ho abbattuto in giorni demenziali,
adorato in altri per cui la gioia logora.
Ti poni al mio cuore egocentrica ancora
straziando le mie dita di segni pestilenziali!
Vedete, non c'è niente che possa fare
per questa pena che non so odiare!
Indefinitamente, continuo ad esser sospesa.
I tuoi riflessi di ghiaccio,
freddezza che greve non gela
la folgore fugace di un germogliato abbraccio.
Possiedi lucentezza d'invidia
che ancora adesso mi stordisce
e vi provoca pazza perfidia!
Ti arreccherai mai tu
nelle impugnature di mani
or troppo grandi, or troppo piccole
perchè non governi le molecole
che stracolme di attimi vani
marciranno col capo giù?
Mal riposto senso sconosciuto
arrivasti così prorompente...!
Regalami dunque un aiuto
ingordo profeta senza mente:
o vivrò liberamente per non averti mai avuto!