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Pubblicata il 01/05/2010
Sembrano come grossi diamanti purissimi,
pietre colorate che brillano nel buio di una grotta,
pietre blindate nella roccia incorrotta,
da gocce di rugiada che l’hanno sigillata.

Dolcissimi
sono i tuoi occhi due fasci di luce, incantevoli,
raggi luminosi intensissimi che a fissarli bruciano
come due pire di fuoco bastevoli
a purificare il male che c’è in noi:
Bastardi noi,
cattivi noi,
che nel ventre molle di una iena
abbiamo posto il cuore e la sua pena.

Appena fa notte,
se manca la luna,
il buio scompare,
il sole riappare,
attraversa la cruna
un lento cammello
ed io sopra a quello
ma che ci sto a fare.

Allegri noi,
felici noi
che spiando aquile lontane
siamo riusciti a fare begli aquiloni.
Contenti noi,
beati noi.
Assurdi noi.

mielechecolanms32401
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