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Pubblicata il 30/04/2010
Vestono cenci d’argento,gli sguardi inquietanti,
son tristi, son tanti,sospinti dal vento;
stando lontano s’inchinano come fanno i musulmani,
ma tappeti non hanno con se!

Guai a te, ateo!
Guai a te, incredulo!
Guai a te minuscolo sacrilego,
immagine di un bimbo castigato in un angolo
perché sporco com’è rappresenta pericolo.

E’ col buio che vanno
Per non farsi scoprire,
è di notte che viaggiano
senza nulla vedere,
senza nulla pretendere o cercare di avere.

Vanno, ma dove vanno?
Angeli o diavoli? Non è dato sapere!

Se qualcuno ha un coltello per tagliare il suo pane,
non cercare di prenderlo, gli faresti del male,
ti faresti del male ma per colpa non sua,
perché sua è la fame e non certo la tua.

duemiladomandeinevasenms1212
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come a dire: "Prima di guardare la pagliuzza negli occhi degli altri, guarda la trave(non ricordo bene) nei tuoi! Purtroppo a pontificare son spesso coloro che non se lo potrebbero permettere!
un abbraccio eoskarma

il 30/04/2010 alle 15:12
Jul

Hai perfettamente mirato, siamo tutti cenci dello stesso straccio!
Ciao,
Jul

il 30/04/2010 alle 15:22

ti abbraccio anch'io ma nel contempo ti invito a radicalizzare il problema che non sta nelle valutazioni l'uno dell'altro ma nella accettazione forzata della coesistenza:
razzismo demodé ma persistente
ninomario

il 30/04/2010 alle 15:33

Tell e la mela e tu la freccia che ha fatto centro con consumata sensibilità
Salute/i cordiali
ninomario

il 30/04/2010 alle 15:41