non sapevo dell'esistenza di questo libro che la tua presentazione mi ha fatto venir voglia di leggere.Riassumi in poche parole il contenuto ed elevi a dramma sociale il dramma personale della protagonista.Non sono molto d'accordo sul fatto che l'incesto e la mercificazione dei figli sia un problema legato alla nostra odierna società ,che ha elevato a dio il denaro. Perchè orrori simili sono di tutti i tempi e di tutti i luoghi e sono secondo me da ricercare nello snaturamento di alcuni, nella loro incapacità di considerare sacra la vita .E questo a prescindere che si tratti di una società ricca o povera.Penso che in questi casi la colpa sia personale senza bisogno di scomodare la società.
cmq leggerò sicuramente il libro :ne parli in modo entusiastico e mi fido!
un abbraccio eoskarma
Ciao, Eos. Nella mia breve recensione non parlo dell'incesto e della mercificazione dei figli come di fenomeni radicati nelle società ricche. Faccio invece riferimento al vuoto dei valori tradizionali, come il rispetto, la salute e l’integrità dei figli che vengono sostituiti dall’apparente felicità, dal facile moralismo che spesso è una forma di ipocrisia e dagli interessi economici. Perché dico questo? Nelle pagine autobiografiche del libro la piccola vittima non sapendo con chi confidare il suo dramma, nasconde per molto tempo la sua sofferenza, il suo intimo e straziante disagio, fingendo di svolgere una vita normale, addirittura sorride tanto proprio per dare la sensazione di essere una bambina felice. Finge anche la madre della protagonista che per anni non si accorge di nulla! D’altronde è facile capire che uno scandalo avrebbe compromesso la serenità e il bilancio economico familiare nell’eventualità di un divorzio. L’incesto viene punito dalla legge con la reclusione, ma non costituisce per i psicologi un’anomalia, come ad esempio avviene per la pedofilia. A questo riguardo la pedofilia rientra nell’elenco delle parafilie, mentre l’incesto nasce da relazioni promiscue e autarchiche, secondo la definizione di Racamier. In fondo nelle antiche società l’incesto era una pratica molto diffusa, mentre ai giorni d’oggi in virtù del cambiamento della cultura è considerato un reato. Mi sembra ovvio che di fronte ad un reato, le responsabilità sono da addebitarsi al singolo e non all’intera società. Baci, Fabio.
fortunatamente io sono appassionata di libri di medicina
preferisco immeggermi nel corpo umano,
mi sento così male quando sento queste cose orrende
che preferisco non leggerle, lo so, metto la testa sotto la sabbia per nascondermi.
comunque ti devo fare i miei complimenti
per come l'hai raccomtata la storia.
un salutone.
Marygiò
Non l'ho raccontata, ma solo accennata, perché vorrei che compraste il libro, per aiutare così, l'organizzazione dell'autrice. Un bacio, Fabio.