quello delle colate di cememto è una piaga che a Napoli e provincia ha dlagato! Di chi la colpa? In definitiva del dio denaro che ha invasato molti e messo in moto una speculazione edilizia che ha cancellato il cielo come giustamente dici.Ma la poesia spero proprio non muoia! Anche se mi sembra messa male! Ma ci siamo noi intanto...e sembra siamo tanti anche se comunque pochi!
Resistiamo resistiamo resistiamo! L'alternativa è cancellare anche il cielo dentro noi!
un abbraccio eoskarma
paragonato al tempo dell'universo, il tempo stesso della terra è cosa minima, figuriamoci quello della vita dell'uomo che solo adesso si trova in un affollamento (in realtà più mentale che reale) che lo angoscia... Tutto passerà, fra un'era glaciale e l'altra...
Ma nel frattempo la poesia e la filosofia non moriranno finché un uomo ne potrà parlare...
UN abbraccio
Axel
infatti ax, alla fine della poesia mi è venuto il tuo stesso pensiero e ho relativizzato il tutto...il problema è la banalizzazione del tutto, ogni cosa viene banalizzata, quest'epoca sarà ricordata per questo, non per il sangue, che in passato ne ha visto anche di piu'.....per la poesia sono d'accordo con te, per la filosofia ho paura, l'uomo "integrale" alla Leonardo per capirci non esiste piu, nè ci sarà piu' un Paracelso....un abbraccio caro anche a te e grazie
La prima strofa è la cosa più carina che abbia letto da decenni, il resto che l'hai scritto a fare! No mi piace anche come se ogni strada ti prendesse alla gola. Cos'ho stasera non lo so, dev'essere il leone che non ho digerito. Arrivederci da rich
forse hai ragione, si sbaglia pure sai....non hai niente stasera, sei solo sincera e ti ringrazio sorellina....un abbraccio moltiplicato
bravo bella poesia
piena di verità!
io il nome del colpevole l'avrei....
ma..
meglio lo tenga per me
ah ah ah...
salutandoti
nino