PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/09/2002
Sublimi gocce
D’amor sacro
Da te discendono
Su noi
Mortali
A generar sapienza
Irradiando forza e potere.
Riscaldi corpi perduti
Rianimi coscienze sopite
Addormentatesi alla Luna calante
D’una fascinosa Lilith.
Arcana felicità
Arrechi sempre
Schiavo di Dio
Che ti volle
Come sua dimora.
E noi
Archetipi di forme incarnatesi
Liberi d’amarci
Con la verità negli occhi
Sotto i suoi raggi
Concepiamo immortali idee
Tra lenzuola di luce
E cuscini di nuvole
Al suono lontano
D’una orchestra di angeli.
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Sotto i suoi raggi
Concepiamo immortali idee
Tra lenzuola di luce
E cuscini di nuvole
Al suono lontano
D’una orchestra di angeli.

Bella, molto bella.
Ma è soprattutto nelle parole finali che si sente la forza del Sole, il "rianimar coscienze sopite
Addormentatesi alla Luna calante
D’una fascinosa Lilith...", anche questi versi molto belli.
Quel che colpisce è che hai reso non solo il brillare, non solo la vittoria della luce, della chiarezza delle forme, ma anche le segrete consonanze che essa accompagna, i sentimenti intimi di quel risvegliarsi alla vita stessa, l'aprire gli occhi e trovarsi nello scintillio dei colori dopo il buio di luna.
E quell'accenno segreto al cuore degli "eletti alla luce": le anime musicali che colgono il mistero dell'esistere, ciò che lo oltrepassa, ciò che viene rivelato segretamente con i gemiti, il mormorare della Natura.
Azzardo che quel risveglio del Sole potrebbe essere lo Spirito che torna a sé.....per quanto non ami per nulla chi abbia elaborato poi quel "sistema" totalizzante.
Ma nell'eredità della tradizione da cui proveniva...potrei senz'altro dire che si sente la bellezza del divino che si riscopre in se stesso, liberato dal velo del peregrinare nelle forme del mondo.
E qui gli "archetipi"....

il 14/09/2002 alle 11:27

..."con la verità negli occhi"...ora sei allo scoperto amico mio!...
..carissimo nemo...nuovamente scopro tutto te stesso in questi versi così stupendi ed ammantati di un fascino particolare...
...poco contano le mie parole, ma davanti a tanta bellezza (ma non del Sole)...ma di te e lei che io vedo "Unico Sole"...non posso tacere...
...con il versetto che ho menzionato c'è tutto il desiderio di poter, con i tuoi/suoi raggi, scaldarvi e dirvi, appunto guardandovi negli occhi, tutto ciò che i lunghi silenzi hanno, marcando a fuoco, scritto nei vostri martorizzati cuori...
...e le vostre parole diverranno cuscini di nuvole dove poter adagiare i vostri corpi stanchi dalle lunghe notti di veglia...trascorse ad "aspettervi"...
...concludo con un augurio che parte dal mio cuore che, non potendo rimanere indifferente davanti a tanto dolore, versa lacrime di dolere miste alla gioia di una speranza "affidata" a Colui che ci riscalda più del Sole...vi voglio bene...
...baci...simy

il 14/09/2002 alle 13:55

Cra Simy. So di fare un danno.
Ma leggendo il tuo commento non ho potuto sottrarmi a un moto di commozione.
Debolezza?
Scarsa mascolinità?
Piagnone?
Non penso. Non ho aggiunto "mammone" perchè da 33 anni non l'ho più.
e domani sarebbe stato il suo compleanno.
Hai ragione.
Traggo spunto dalle carte per scrivere d'altro.
M ain un senso molto particolare.
Non si tratta di un amore stupido e banale da "Baci Perugina". La cosa è seria e per me lo è molto di più.
Ma la vita riserva tante di quelle sorprese che neanche il Sole, Astro di vita per antonimasia, può presagire.
La mia verità è negli occhi di un'altra che non lo sa.
Pensa che strano destino il mio!
Scrivo e m'affanno, vivo e poi?
Male che dovesse andare, cadrò nel Sole e per sempre!
Grazie.
N.

il 14/09/2002 alle 15:11

Caro Blu.
Questa poesia ha un'origine della Mgna Graecia!
Ieri ho cominciato a elaborarla a Taranto!
L'ho scritta stanotte a Bari.
Un sottile filo unisce le due città.
Hai svolto un commento complesso e analitico che non solo mi piace, ma mi soddisfa.
Bene.
Ti dico che la poesia è articolata in due parti; la seconda è personalizzata (ma sempre sotto la influenza del Sole).
Quel "Sole" che ognuno porta in se stesso e lo manifesta anche agli altri in particolari momenti.
Ovvio che spero in una Lei che faccia sorgere il suo Sole e lo vivifichi al punto da essere per me un punto di riferimento, un faro (collega questa mia poesia con L'Eremita: Io scrivo, come qualcuno del sito si è accorto, in un continuum spazio-temporale che manifesta, disvela, svela, il mio io (junganamente inteso).
La Tradizione entra e permea il tutto.
Il problema, che penso tu sappia, è che Ella non può intervenire se non laddove le sia possibile manifestarsi; quindi la siu conosca.
E tui dovresti averne una cognizione se è vero che provieni dalla terra di Archita pitagorico.
Detto questo, è evidente che ho fantasticato di "bagni di luce" efficaci su corpo e mente e svolti in luoghi deputati a tanto. I versi che richiami ( se pur non "aurei"), indicano tutto quello che dico.
La musica delle sfere (per altro già adombrata in una precedente mia poesia), l'armonia cromatica e delle note, ..... servono da impianto alla celebrazione di unioni superiori (ricordi e hai letto le mie Alchemiche nozze?).
Tutto qui.
Lo so. Occorre, bisogna essere in due.
...............................
Grazie.
Nemoprofeta

il 14/09/2002 alle 15:23

Delicatissima ode al dio luminoso.
Versi del tipo..."Da te discendono
Su noi
Mortali
A generar sapienza "

...oppure...

"Sotto i suoi raggi
Concepiamo immortali idee ..."
<b>
danno "calore"...e lasciano in oblio gli occhi bramosi di poesia!
Complimenti...è poesia!

il 14/09/2002 alle 18:55

Ho letto il commento di Blue, caro Ernesto, e la tua risposta. Avete detto tanto, tutto, troppo forse! Per parte mia, soltanto poche parole. L'impressione immediata (che è poi quella che mi piace di più offrire) è di una "splendente" ode ad un Sole del quale hai saputo esprimere intera l'energia vitale. E' effettivamente molto bella questa tua, della quale nel rileggerla mi prendono molto i versi della seconda parte, con una conclusione di grande lirismo, splendida, come un tappeto di luce verso l'Universo. Mi compiaccio di cuore amico.
Un caro saluto e una buona domenica a te.
Max

il 15/09/2002 alle 00:55

Grazie per le espressioni, caro Pirata.
Un canto al Sole, un incanto d'amore.
Una preghiera sottile e strisciante che non so verrà esaudita.
Un abbraccio
N.

il 15/09/2002 alle 08:31

Caro Max, la carta è molto bella e una poesia ad Ammon-Ra era inevitabile.
Nella parte finale ha prevalso un momento di lirica personale, di coinvolgimento tra sogno, realtà e muta preghiera di anime oranti ma amaniti.
Grazie e un abbraccio
Er

il 15/09/2002 alle 08:36

Indubbiamente una bella poesia di mistico e letterario valore!
Tu sai che ogni evento artistico ingenera una fruizione costruttiva che soggettivamente arricchisce di significati personali l'opera, magari ottenendo movimenti emozionali e concettuali diversi: in questo caso non penso di essere lontano dal tuo intendere la forza creativa dello Spirito che si manifesta in gradi di partecipazione, più o meno elevati, rispetto alla singola capacità individuale di sapere conoscere e voler conoscere, in un gioco di specchi dove lo Spirito ama se stesso attraverso la sua partecipazione di sè nell'uomo.
Poesia molto profonda, che scaturisce dalla tua componente esoterica più felice, è veramente una delle tue che assaporo di più.
Complimenti, anche e sopratutto per le felici immagini create sapientemente...
Un abbraccio "luminoso"
Axel

il 15/09/2002 alle 13:05

Caro Ax-El, ti ringrazio per il commento.
E' vero: avrei voluto porgere quel poco che so a Chi avrebbe dovuto con-dividere con me vie (tao) e scopi della vita non comuni, diversi, difficili, ardui, ma eternanti.
Lo spirito del Sole è in ognuno di noi, senza esclusione alcuna. Altri e alti strati dell'essere si frappongono tra noi e Lui e, quindi, appare difficile il dialogo, la Sua estrinsecazione che avviene a livelli elevatissimi, solo in alcuni (uno?) casi al mondo.
Ho cercato di mettere in parole le mie I-Dee e spero che Loro abbiano lasciato traccia indelebile.
Multi sunt advocati sed pauci electi.
A me basterebbe essere stato advocatus per questo e non per quello che un Albo mi dice di essere.
Ernesto

il 15/09/2002 alle 16:01