L'unica grande vera follia è la mediocrità spacciata per ipocrita normalità.
Un abbraccio,
Jul
triste quello che scrivi ed è comprensibile il tuo dolore di fronte alla follia (depressione?) che colpisce un amico. Da quello che dici sembra che già in passato il tuo amico abbia affrontato questo problema :Quindi poi ne era uscito. Vedrai che anche stavolta ce la farà.
Stai tranquilla :la tua serenità lo aiuterà , e tu hai noi ,che ti stiamo viciini!
un abbraccio fortissimo eoskarma
non auguro a nessuno di viverla così da vicino.
grazie del commento jul.
marygiò
questa è un'altra persona.
comunque ora è tutto a posto,
si ricomincia a respirare.
ti ringrazio del tuo affetto
per me è importante.
un bacione.
Marygiò
Riesci a creare delle magnifiche poesie anche sui problemi, sui dolori e sugli sconforti, questa è la tua grande forza d'animo. Un grande abbraccio. Giorgio
ti ringrazio immensamente delle tue parole Giorgio,
io scrivo tutto nel diario per non dimenticare,
i giorni felici e quelli tristi, devi saper che ogni tanto li vado a spulciare e affiorano i ricordi,senè che razza di sentimentali siamo?
un saluto affettuoso.
Marì
Il disturbo mentale è quello che più di qualsiasi altro ci inquieta. Una volta, quando la psicologia non era ancora nata, le persone disturbate venivano trattate con gli esorcismi. Ai giorni nostri la medicina è in grado di distinguere l'alterazione dall'invasione, ma per secoli il malato è stato costretto a vivere ai margini della società con il lebbroso. Per poter interagire con un malato, credo che sia fondamentale conoscere il decorso della malattia, perché la conoscenza ci aiuta a comprendere e a tollerare. Molti atteggimenti e comportamenti non sono della persona, ma della malattia che spersonalizza il nostro caro. Per questo le strutture sanitarie dovrebbero offrire il sostegno anche alle persone più vicine al paziente e non abbandonarle alla loro sofferenza. Sono d'accordo con te, Marygiò, la follia viene odiata perché non viene capita e accettata. Dovremmo amare il male per stare più vicini ai nostri malati, ma questo ci costa molto. Lo so. (Il figlio di una mamma malata del Morbo di Alzheimer) Un bacio, Fabio.
questa malattia del morbo di Alzhaimer
è un'altra croce pesante da sopportare,
se poi l'hà presa una mamma di famiglia
è atroce purtroppo per i figli.
tutto quello che hai detto rispecchia il vero,
mi dispiace, ma quello che ho scritto è sincero.
questa è la vita!ecco perchè spesso mensiono che la salute quando c'è bisogna ringraziare Dio.
ogni mattina lo ringrazio, se apro gli occhi e vedo,
se scendo dal letto e cammino,
sono autonoma senza bisogno di nessuno,
non chiedo di più alla vita, ora ho voi che mi regalate
tanto,i vostri commenti lo dimostrano,
vi voglio bene con il cuore in mano, alla prossima
che spero sarà più gioiosa.
buona Domenica Fabio sei un vero amico, grazie.
Marygiò
anch'io ho odiato la follia, mi è piaciuto che tu abbia ammesso questo sentimento senza falsi pudori ma con la naturalezza che ti è congeniale in tutto, bel rischio risolto in luce, un saluto da rich
grazie delle belle parole rich e della tua presenza.
ti auguro una felice giornata.
Marygiò