Brilla di notte la luna su quella collina
ricolma di abeti puntuti e puntati,
costretti e stipati verso il cielo.
Ogni mattina ti guardo annebbiata collina
che asciughi i tuoi aghi col fuoco dei draghi
che hanno dormito su lastre di gelo.
Paura non mi farai mai,
paura ne avrai soltanto tu,
se draghi verranno con denti e con zanne,
festosi e pimpanti e ti strapperanno
il manto di dosso e ti scaveranno
le viscere e il petto
per darti l’aspetto di dolce pianoro
per farci giocare quei pochi signori
che rincorrono palle che hanno perduto
che poi deporranno in stupide buche,
come fanno le oche.
ochetudicinms22primo09
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