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Pubblicata il 31/03/2010
Ancora Stilla Visioni Uniche, il mio Loto Nascosto

(Cancello le nuvole)

Ecco, ecco, ecco!
Tutte le note dei fulmini
a inchiodarmi a clessidre d'acqua,
che ingollano il sangue
d’un povero tempo, spremuto
a sfogliare il bianco dalle margherite,
sotto un cielo nudo,
stanco di trasparenze.

(a forma di cigno)

Lungo le rive del giorno
non c'è appello al sognare,
marciapiedi stizziti al mio passo,
mimetizzano buche all'inciampo,
coprendo crateri d'abisso
dalla chiostra di lupo
e gli artigli laccati.

(I lampioni bisbigliano,)

Suono concerti ai fantasmi
al chiaro di lucciole finte,
comparse al muto richiamo,
svuotando i ricordi più grevi.
Tengo per me solo un profumo
e rosee carezze di porcellana,
di una cara bambola di Sèvres.

(tra corvi dall'occhio d'oro)
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non ho veramente parole ax, è un emozione dall'inizio alla fine, un esplosione di tristezza lucida e composta, non sono nessuno, ma per me è un capolavoro...ciao

il 31/03/2010 alle 12:19

è molto coinvolgente e mentre leggo mi risuona dentro il verso di Leopardi "All'apparir del vero,tu misera cadesti" .
Sembra il naturale seguito della poesia precedente : la calma presa di coscienza della distruzione totale .Fiore di loto :dimenticare i sogni fatti a pezzi.Però qui i sogni possono rinascere ,(il profumo della bambola di Sevres e il guizzo nel titolo),c'è speranza.
é dolce e malinconica ,pur nel dolore e mi è piaciuta tanto.
un abbraccio eoskarma

il 31/03/2010 alle 13:21

ti ringrazio di cuore per questo commento così prezioso, lieto che tu l'abbia colta in modo così pieno.
Axel
UN caro saluto!

il 31/03/2010 alle 15:28

lieto di averti evocato un verso così bello di Lepoardi... dici bene, in effetti ogni poesia è umanamente, prima ancora che artisticamente, un unico viaggio di piccole tappe verso la luce...
da questo il legame che tu hai riscontrato con la poesia precedente...
Un abbraccio a te e grazie sempre...
Ax

il 31/03/2010 alle 15:30

il tuo Loto Nascosto è un incrocio tra due ciechi, Omero che col bastone in mano annuncia: ecco, ecco, ecco! e il vaticinante venerabile Jorge del nome della rosa, per quel: non c'è appello a sognare(e a ridere).
Ragazzo mio queste poesie sono tutto un bisbiglio, un agguato visivo e tattile, non ti si confonde con nessun altro.

il 31/03/2010 alle 17:33

grazie, carisisma, anche per il "ragazzo", di cui ho perso la memoria... rivissuto per un breve attimo e ora morto e sepolto...
proprio il caso di citare "stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus "...
un abbraccio e grazie del commento!
Axel

il 31/03/2010 alle 17:54
Jul

La bambola di Sèvres giace su un cuscino di piume di salice, con la manina paffuta tampona una lacrima che le scende dalla gota: blu di Sèvres, naturalmente...
Jul

il 31/03/2010 alle 18:31

oh, sì, carissima... blu di Sèvres...
te ne intendi di bambole e colori... :-)
Un abbraccio
Ax

il 31/03/2010 alle 18:42

Splendide metafore racchiuse in versi preziosi; quella bambola poi...
Una tazza di tè Ax?
Abbraccio
G.

il 31/03/2010 alle 22:26

grazie della visita, carissima... una tazza di tè va benissimo... con qualche goccia d'assenzio...
Baci
Ax

il 31/03/2010 alle 23:17

Stupenda questa tua composizione, questa tua ulteriore visione che suscita sensazioni ed emozioni
nella lettura. Bellissima la chiusa con le rosee carezze di porcellana della bambola di Sèvres.
Sei unico nel tuo scrivere Ax...complimenti.
Un caro abbraccio,
helan

il 01/04/2010 alle 01:41

grazie carissima per la tua consoderazione e presenza!
un caro saluto e un abbraccio
Axel

il 01/04/2010 alle 10:18