PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/03/2010
Liscia la mia pietra.
Leviga, spiana il mio cielo di sasso
e poi lima i suoi bordi di nube.
Raschia la sua cura di grigio
il suo sempre posare di cupo
di greve ed ansante pulsare.
Pesta, percuotine i lembi
le falde già fosche ed in secca.
Perfora, crivella e trapanami in pioggia
scorticami il brodo di luce e rovesciami.
Rovesciami scroscio di sete
fai bocca ed appagami.
Scrosciami diluviami: fiottami
e grondami e piovimi e gocciami.
Sudami. Infine.
Sudami.
Sudami.
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Brrrrr...

Sento come il rumore di un martello pneumatico che scandisce le tue parole...

Incandescente....

ma.ma

il 26/03/2010 alle 08:32

Una passione senza orizzonte a limitarne l'afflato, prorompente ed incontenibile come vorrei io stesso fosse.
Termini e lessico usati a cascata , notevole.
Zordoz

il 26/03/2010 alle 09:30