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Pubblicata il 22/03/2010
tu sai che di malinconia mi vesto,
ma uffa
per non tediarti
lo spirito rinnovo,
ritrovo in me l'humore regale
e mi sbellico dalle risa.
perciò bandiamo il nero funesto
e rivestiamo di rosso velluto il fondo.
ti congedo con garbo riposo
sul mio pane-run-culo.
mi fai rimbalzare,
il tuo canto cristallino è fin sulle nuvole
e ti scopri aria
sei come fragore di tuono.
perché in un gioco
di parole verseggio
e lo vezzeggio
e ripeto che...
cuscino divino creato
fu' più morbido.
ha una sua forma
giammai nascosta
di una pesca gigante,
che racchiude tra le quinte
un vano segreto
e racconta a ritmo
suoni e ricordi
d'emozioni e fasti.
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Quel "pane-run-culo"....mi ha fatto sbellicare dalle risate!
Birichinatamente......sensuale. Ciauuuuuuuuuu

il 22/03/2010 alle 10:38

devo dire che il tuo vestirti di humore regale ha funzionato! è allegra e vitale anche se tra i versi appare e scompare un che di malinconico.
Mi è piaciuta.
un abbraccio eoskarma

il 22/03/2010 alle 12:17

Mi piace l'autoironia. Ma sei sicura che sia un cuscino divino? Oppure è un cuscino terrigno? Un avvolgente abbraccio! Fabio.

il 22/03/2010 alle 16:27