PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/03/2010
Stasera
il tuo nome
diviene
uncino,
cappio,
tagliola,
urlo non gridato,
desiderio
di sole e di fuoco
che mi brucia le vene
e trasforma
in colata
incandescente
il plasma della vita.

Sei prigioniero

in un bunker di silenzio
dove non può raggiungerti
il mio grido.

Lì, hai trovato rifugio
temendo di cadere in un agguato
di braccia tese, per l'amore.

Ma, non ti accorgi
che torna un'altra inutile primavera
coi suoi interrogativi
di rondini sui fili?
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La tua poesia è uncino...
L'inizio e la chiusa sono magnifici.

ma.ma

il 21/03/2010 alle 09:31

uno slendida prima strofa che da solo giustifica la poesia dedica di manuelito, bella la domanda finale, complimenti da rich

il 21/03/2010 alle 12:03

E' un nuovo aspetto della tua poesia che mi fa riflettere molto, è molto bella e contiene forti verità. Ben studiata l'espressività delle parole e la forma del testo prima forte e poi via via più morbida e dolce. Un abbraccio. Giorgio

il 21/03/2010 alle 17:18

Ciascuno trova il senso e le proprie risposte nel modo più congeniale, o in quello più facile. Fatto sta che la strada più facile, spesso è quella meno opportuna. Ma la scelta che ogni giorno dobbiamo fare è quella di nasconderci (non essere) o quella del coraggio (la volontà di essere). Bella e profonda poesia autobiografica. Un abbraccio, Fabio.

il 21/03/2010 alle 20:15

carissimo Giorgio, non è nuova..per fortuna è una fase della vita che mi sono lasciata alle spalle molto tempo fa...
grazie per la tua amicizia. anna

il 21/03/2010 alle 20:36