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Pubblicata il 15/03/2010
Piango nel vedere queste immagini riflesse
allo specchio accanto a quella casa lì di fronte,
la televisione notte e giorno le ha trasmesse ,
gente crocifissa nella valle o sopra il monte.


Un bimbo, una pozzanghera , il centro di una strada,
braccia puntate al cielo, i piedi dentro l’acqua,
solo tra la folla che proprio a Lui non bada,
sponsor ufficiale del giorno di Pasqua.



Fisso quel video, senza capire,
per colpe che non ho, perché patire?
Preferirei non essere, che essere così
fare del male al prossimo
è un poco come uccidere se stesso;
la comprensione mia termina qui !

Chi altri sa di più, non lo racconti mai,
vada se può laggiù, dove ci sono i guai,
vada a toccar con mano la mano che non ha
la forza di distendersi,
per supplicare di vederla chiudersi,
la “ carità “ , al costo di sapere chi la fa !

Migliorar se stessi anche a costo di cambiare,
chiedersi per questo dove l’uomo può arrivare,
fare una scommessa con la sua caparbietà ,
confrontarsi con la sua confusa nullità ;
nullità nel dire, nel fare, nel dare;
nullità di esprimere , di essere partecipe,
nullità di vivere, di essere l’artefice
di questa bruttissima e odiosa verità.

Eter natte samiglia pri 99
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Bella testimonianza......di bruttissima verita'. Saluti

il 16/03/2010 alle 11:11

avrei preferito una... bruttissimatestimonianza di una bella verità. Grazie per la sensibile condivisione. Salute/i

il 27/03/2010 alle 14:24