PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/03/2010
Quando nel letto il sapore del nulla è acido
e le ringhiere fatte a morsi con gli scarabocchi

scesi sulle palpebre nell’aspettare l’asciugarsi di pieghe amare,

in perpendicolare perfetta mi sentivo cadere



-ma tanto non c’è fondo-



allora pensavo:
risalire



-polmoni ghirlande secche, occhi a sonaglio-



paragrafi aperti alla vita

il non senso arruffato sulle punte delle scarpe di clown bagnato

nello svegliarsi col mare addosso

pensare a quell’accavallarsi d’onde, e a quella strana poltiglia

di stelle spente

senza neanche una virgola bella in emersione pigra

poi su per le scale di levante

riprendermi tutto quello che mi appartiene

scendere nel garage

andare al lavoro



e la notte della perpendicolare perfetta

a restare sospesa

in attesa

forse
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Immagini a flash di un disincanto assoluto e acuminato, e l'attesa che è l'adesso di un prima, quello che sarà un pari risveglio.
Fradicio pur'io ascolto.
Sergio

il 08/03/2010 alle 08:56

Una luna madida di sudore con l'incubo ancora appiccicato a mescolarsi con la realtà...
Uno stile sempre più accattivante.
Un grrrrrrrrande ciao
Cesare

il 08/03/2010 alle 10:04