Come schegge di specchi infranti, i tuoi versi riflettono i mille tormenti che la magica chiave della musica struggente amplifica e incatena la tua anima sofferente e solitaria, che cerca il suo sacrificio per uscire dalla crisalide e aprire ali nuove, di farfalla... non più incatenata al tempo e allo spazio.
Parole che nel loro contrasto, sono estremamente VIVE!
Un abbraccio forte
Axel
Grazie.
La musica è eterna consolazione.
Come lo sono le parole.
Il loro fluire lento dentro di me.
Attraverso di me.
In realtà questa l'ho scritta 10 volte prima di pubblicarla.
E ancora c'è qualcosa che non mi convince.
Sono una perfezionista...ahimé.
tremenda ricerca di una libertà intravista da una soffocante prospettiva..e quei fiori mutilati e impalati come se avessero perso il loro significato di dolcezza...è un'imagine che mi è piaciuta molto..
lancinante d'altra parte come un accordo in Sib minore:)
complimenti ancora!
La furia e la dolce violenza della musica hanno dettato all'animo mio quelle immagini.
Grazie del tuo passaggio.
Mai banale.
crollare adesso x me sarebbe una liberazione
le lacrime cadono copiose, nessuna forza x fermarle
gli specchi sono impalati come cristalli in fiore
la sonata è terminata, finalmente
smack
liz
l'associazione dello stato d'animo con la musica di Chopin, quasi una cronaca, la trovo veramente originale...è bella perchè parla di una lotta interiore
Ti ringrazio.
Mi pare tu abbia colto assai bene quello di cui volevo parlare.
Le mie lotte interiori.
La mia anima è sempre un paese in guerra.
La sinfonia, la sua colonna sonora.
Lacrime come proiettili imapazziti.
Una guerra si combatte.
Per tutta la durata della sinfonia.
La fine lascia spossati, piangenti, a terra.
E liberi, forse.
Bacio, mia carissima.
Dem